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Sei Toscana, iniezione da 31 milioni di euro

La Nazione, 

L’assemblea dei soci delibera la ricapitalizzazione

Sei Toscana, iniezione da 31 milioni di euro

AREZZO Trentuno milioni di euro per per consolidare Sei Toscana. Una iniezione imponente di liquidita deliberato all’unanimità dall’assemblea dei soci. Una ricapitalizzazione in capo, per buona parte, al nuovo socio industriale: gli emiliani di Iren che sono entrati lo scorso anno nella compagine societaria come partner industriale. Un’altra fetta della ricapitalizzazione spetterà indirettamente anche ad Estra che non aveva raggiunto l’obiettivo di controllare Sei Toscana, nonostante l’acquisto delle quote di Ecolat. La sottoscrizione che avverrà in una fase successiva servirà a rimettere in sesto i conti in rosso del gestore e a mettere in moto il piano industriale da 150 milioni approvato alcuni mesi fa. «Ringrazio tutti i Soci che, anche oggi, hanno confermato la volontà di investire nella crescita della società – dice il presidente di Sei Toscana, Alessandro Fabbrini –. Dopo le unanimi approvazioni del nuovo piano industriale e dell’aumento di capitale, possiamo guardare al futuro con ottimismo e immaginare per gli anni a venire una nuova fase di fiducia, consolidamento e crescita per l’azienda. Il nostro obiettivo è di dare risposte concrete, grazie alla messa a terra del piano industriale, coniugando la nuova forte dimensione industriale della società con il dialogo e l’ascolto costante dei territori». Il destino di Sei Toscana ha preso una nuova strada da quando a fine 2020 il Gruppo Iren è entrato nella compagine societaria attraverso l’acquisizione della società Unieco Ambiente e delle aziende ad essa collegate, tra cui Sta spa. I bilanci di Sei nel 2019 e nel 2020 parlano di una società in forte difficoltà come sottolineato dal collegio sindacale nel 2021.Il collegio dei revisori un anno fa lanciò l’allarme: «Emerge che la posizione finanziaria a breve tenderà a peggiorare costantemente nel corso dell’anno fino a raggiungere l’importo di € -26,8 milioni. Sommando a questo valore gli esborsi per gli investimenti ritenuti necessari, il Direttore Amministrativo di SEI Toscana a fine marzo 2021 è arrivato a prevedere un fabbisogno finanziario complessivo alla fine dell’anno in corso di circa 27,8 milioni», si legge nella relazione. Insomma a distanza di un anno è arrivata la delibera per un aumento di capitale tale da poter rimettere in piedi Sei Toscana. Una capitalizzazione che come detto va incontro alle esigenze del piano industriale 2021-2026 approvato il giugno scorso e che potrebbe portare già nel 2023 al riequilibrio. 

Diego D’Ippolito

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