Il Tirreno, Cronaca di Grosseto
Scarlino
Caso inceneritore, botta e risposta Ulmi (Lega)-Spadi (Pd)
SCARLINO. Botta e risposta sul tema dell’inceneritore fra i consiglieri regionali della Lega Andrea Ulmi e del Pd Donatella Spadi. «Il Pd dice di essere contro l’inceneritore di Scarlino ma poi boccia una mozione che chiede al presidente e alla giunta di esprimere la loro contrarietà al progetto di revamping, ottimizzazione e sviluppo del termovalorizzatore esistente e impianto di trattamento di rifiuti liquidi di Scarlino Energia – spiega Andrea Ulmi dopo la bocciatura in quarta commissione della sua mozione sul tema con il voto decisivo di quattro consiglieri del Pd contro i tre del centrodestra – Dopo l’illustrazione mi era stato chiesto di rinviare la decisione a dopo la fine dell’iter amministrativo, richiesta per me inaccettabile: la mozione era stata protocollata il 1° marzo e si è discussa il 1° dicembre, dunque non vedo perché dover aspettare ancora. È inoltre nelle prerogative del consiglio regionale dare un indirizzo politico che va al di là di quella che può essere la valutazione meramente tecnica: esprimere una posizione contraria a un impianto vecchio, su cui si è già discusso in ogni sede, con il territorio che, indipendentemente dalle posizione politiche, ha più volte espresso il suo parere negativo non mi sembra un’ingerenza nell’iter ma una presa di posizione politica. Cosa succederà se gli uffici dovessero esprimere parere positivo, magari con un elenco corposo di raccomandazioni, alla proposta revamping? Se volevamo ribadire il nostro no il momento era proprio questo e l’occasione era quella giusta». Secondo Donatella Spadi invece il Partito democratico non ha bocciato la mozione della Lega perché favorevole alla riattivazione dell’inceneritore ma perché la Regione Toscana non sta pensando di riattivarlo. «Negli ultimi mesi abbiamo parlato molto del futuro dell’inceneritore – spiega Spadi – l’assessore Monni sta lavorando per cercare le soluzioni più adeguate per mettere in funzione l’impianto senza provocare danni ambientali. Il problema adesso non è più quello di capire se il progetto di una società che non esiste più sia adeguato o meno ma cercare di capire quali potranno essere le soluzioni migliori per l’impianto di Scarlino e i cittadini dei comuni limitrofi. Non capisco le preoccupazioni della Lega sul possibile revamping dell’inceneritore: la Toscana è in attesa del piano regionale dei rifiuti che arriverà presto in aula e sul quale baseremo l’assetto di quella che è la provincia di Grosseto e quindi la zona di Scarlino. Il motivo dell’attesa da parte della Giunta regionale è dovuto anche al fatto che la Regione sta aspettando le risorse che potrà investire in base ai finanziamenti che arriveranno dal Pnrr».«Il Pd – conclude la consigliera regionale – è sempre stato al fianco dei territori di Scarlino, Follonica e Gavorrano, condannando con fermezza la riattivazione dell’impianto: adesso, però, non è il momento di trovare le parole ma di trovare la soluzione migliore per riqualificare l’inceneritore e mettere in sicurezza i posti di lavoro».M.N.