La Nazione, La Grande Costa – Cronaca di Grosseto
Città più «green» Grosseto precipita
Il capoluogo della Maremma perde 13 posizioni e si attesta al 95esimo posto su 105 sull’Ecosistema Urbano
GROSSETO Una mazzata incredibile. E in parte anche non attesa. Grosseto precipita al 95esimo posto (su 105) nella classifica nazionale delle città per performance ambientali, al termine di un anno certamente complicato per tutti. Ieri mattina il Sole 24 Ore ha pubblicato il rapporto annuale di Legambiente «Ecosistema urbano», un’indagine che mette in fila i capoluoghi d’Italia più green, giunta ormai alla 28esima edizione. I dati dell’indagine si riferiscono per buona parte al 2020: va specificato quindi che sono compresi dati del periodo del lockdown, con un traffico auto molto ridimensionato e quindi ha modificato in parte anche la classifica. Un periodo cui sono seguiti mesi di smart working, con conseguenze simili per tutti i parametri. Nel precedente rapporto Grosseto ha perso tredici posizioni. Nel capoluogo della Maremma è arrivato il crollo del trasporto pubblico locale (con un 48% medio in meno di passeggeri), mentre la qualità dell’aria non è migliorata in modo particolarmente significativo. Continua, in realtà, e si intensifica un poco, un trend in diminuzione per i valori di polveri sottili, biossido di azoto e ozono, ma senza che ci sia stata una vera punta al ribasso. D’altronde risulta che nell’area padana, quella anche aveva la situazione peggiore sul fronte dell’aria, più che dalle auto l’inquinamento sia determinato da fattori come il trasporto delle merci, l’agricoltura e gli allevamenti, il riscaldamento a legna o pellet con camini e stufe. Per il resto, complessivamente la situazione dei centri urbani non muta rispetto alle annate precedenti. Tra gli aspetti positivi ci sono l’ulteriore incremento della raccolta differenziata (passata in media al 59,3 per cento, oltre un punto in più dell’anno prima, con Grosseto che si attesta comunque quasi al 60%) e la maggiore disponibilità di piste ciclabili: da 8,65 a 9,47 «metri equivalenti» ogni 100 abitanti.