Differenziata ancora in fase sperimentale «Diteci quando avremo una Tari più equa»

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26 Gennaio 2022
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Differenziata ancora in fase sperimentale «Diteci quando avremo una Tari più equa»

Il Tirreno, Cronaca di Grosseto

Il consigliere denuncia gli abbandoni selvaggi di spazzatura, critica la mancanza di controlli e dà alcuni suggerimenti

Differenziata ancora in fase sperimentale «Diteci quando avremo una Tari più equa»

«L’assessora Simona Petrucci è in grado di dirci quando avremo la tariffa puntuale dei rifiuti, che aveva annunciato per il 1° gennaio 2022? ». Lo chiede in una nota il consigliere comunale del Pd Stefano Rosini, con la quale interroga l’amministrazione comunale sulla data di partenza di una tariffa più equa di pagamento della Tari. «Dopo cinque anni la raccolta differenza – sottolinea il consigliere Rosini – è ancora in fase sperimentale: Ogni giorno vediamo questi cassonetti intelligenti, forse anche insufficienti per il numero degli abitanti, come sono invasi da rifiuti di ogni genere, le nuove isole ecologiche in molti casi si ritrovano ad essere vere e proprie discariche a cielo aperto con i rifiuti posti all’interno dei sacchi posati a terra nell’attesa del ritiro, e quest’ultimo spesso richiede anche alcuni giorni di attesa». «I contenitori della differenziata – aggiunge – non si stanno rilevando idonei. Prendiamo un cartone della pizza, che dovrebbe andare nell’indifferenziata, ma finisce spesso nella carta e cartone perché il cassonetto è più capiente. Per non parlare del controllo: capita di ritrovare l’organico nella plastica o altri rifiuti non nel loro cassonetto. La ricetta? Servirebbe un chip, un QR-Code da dare ai cittadini». Il consigliere del Pd Rosini chiede una tariffazione della Tari che sia in grado di far pagare i cittadini in base alla quantità di rifiuti indifferenziati prodotti e gettati nella spazzatura: «Il metodo “a tariffa puntuale significa calcolare un prezzo che è il risultato dei rifiuti prodotti dal singolo cittadino, o meglio dalla singola utenza (domestica e non domestica). Questo riuscirebbe a determinare una tariffa proporzionale, almeno in parte, alla fruizione del servizio di raccolta rifiuti. Il risultato finale sarebbe una tariffa calcolata attraverso il reale volume e l’effettivo peso dei singoli svuotamenti dell’utenza, con il risultato che chi saprà ridurre i rifiuti indifferenziati pagherà una bolletta più leggera. Questo sistema supererebbe il modello che si basa, ad esempio, sul criterio dei metri quadrati dell’immobile di residenza, indirizzandoci sul criterio della tariffa puntuale basato sulla quantità: chi meno rifiuti indifferenziati produrrà, meno spenderà, indipendentemente dall’abitazione in cui risiede». Con la tariffa puntuale, secondo Rosini, si incentiverebbe una partecipazione diretta dei cittadini, premiando i comportamenti virtuosi di chi differenzia correttamente i materiali riciclabili e riduce al minimo i rifiuti non riciclabili, con il risultato di avere una riduzione dei costi sulla tariffa applicata. «Ci sarebbero benefici ambientali ed economici – sottolinea – e al tempo stesso l’ottenimento di una tassazione più equa, che sino ad oggi si è basata esclusivamente sulle dimensioni dell’immobile oltre che il numero di utenti, penalizzando sia molte famiglie a basso reddito che i possessori di seconde case, anche quelle inabitate per molti mesi all’anno. La tariffa puntuale equa e trasparente e la verifica del comportamento virtuoso potrà essere resa possibile dalla misurazione attraverso un sistema di lettura elettronico in cui la misurazione dei rifiuti potrà avvenire direttamente attraverso la rilevazione del peso, o indiretta mediante la rilevazione del volume dei rifiuti conferiti da ciascuna utenza».I vantaggi che si potrebbero ottenere adottando la tariffa puntuale sono molteplici: «Potremmo contare su un calcolo obiettivo dei costi del servizio di raccolta rifiuti per ogni singola utenza – conclude – evitando tariffe non eque, introducendo una tariffa in base alla reale produzione di rifiuto conferito; potremmo aumentare la percentuale di raccolta differenziata dei rifiuti a livello locale». 

l’assessora Petrucci:  «L’installazione non è completa La Sei ci ha creato tanti problemi»

GROSSETO. La tariffa puntuale non potrà essere attivata finché non sarà completata l’installazione dei cassonetti per la raccolta differenziata.L’assessora all’ambiente del Comune di Grosseto, Simona Petrucci, risponde in questi termini al consigliere comunale Stefano Rosini, invitandolo anche «a recarsi nei nostri uffici per avere tutte le informazioni del caso e per comprendere come stanno realmente le cose». «Sei Toscana – precisa Simona Petrucci – con la quale il Comune di Grosseto ha sottoscritto un contratto di gestione privata ormai dal 2013, ci aveva garantito di essere pronta per la data che avevo indicato, su loro indicazione: a fine 2020 per la città e a metà marzo 2021 per le frazioni, in modo da essere pronti con la tariffa puntuale per il 1° gennaio 2022. Al momento attuale, però, Sei Toscana non ha completato l’acquisto dei contenitori». Sei Toscana, alla quale il Comune di Grosseto riconosce un ammortamento, una sorta di affitto, che va dai 100 ai 500 euro in base alle dimensioni del cassonetto intelligente «ha rimandato all’inizio del 2022 l’acquisto dei cassonetti, previsto prima nel 2020, poi nel 2021, giustificando questi ritardi con i problemi legati al Covid e alla situazione di bilancio. I vertici dell’azienda hanno dichiarato che l’operazione sarà completata entro la fine dell’anno».L’assessora Petrucci manifesta tutto il suo disappunto per il comportamento di Sei Toscana: «In questi anni ci hanno creato problemi logistici e d’immagine a causa dei disservizi, che possono essere il mancato svuotamento dei cestini, il ritardo per il ritiro dei rifiuti oppure la spazzatrice che butta solo acqua, senza pulire. Abbiamo fatto decine di segnalazioni e l’amministrazione comunale è stata costretta a mettere un proprio dipendente per controllare la qualità del lavoro di Sei Toscana. Una situazione veramente spiacevole, della quale ci dovranno rendere conto».Prima di poter dare il via alla tariffa puntuale, dovrà essere finito il lavoro di installazione dei cassonetti e delle isole ecologiche. «Mancano all’appello – fa il punto Simona Petrucci – le frazioni di Alberese, Batignano, Roselle, Montepescali e Braccagni. Completato il lavoro a Marina e Principina a mare, a parte alcune zone in territorio aperto».«Per quello che riguarda Grosseto – aggiunge – abbiamo deliberato in giunta anche il piano di gestione dei Rifiuti, che prevede l’installazione di sistemi di raccolta con riconoscimento di utenza e misurazione del rifiuto conferito, sistemi di raccolta dotati di tecnologie che riconoscono l’utenza e che misurano il rifiuto conferito. Una proposta di miglioramento del servizio di raccolta rifiuti urbani per il Comune di Grosseto. Esigo però che nel 2022 Sei Toscana completi la messa a disposizione dei cassonetti per il centro di Grosseto ancora mancanti. Tra l’altro il Comune continua a pagare a Sei Toscana l’ammortamento per bidoni che hanno ormai trent’anni e che alla resa dei conti ci costano come quelli nuovi».M.Cal.

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