Ecoballe cadute in mare Sono arrivati i rimborsi per i lavori di rimozione

Ecoballe, l’operazione recupero è costata oltre 3,4 milioni di euro
30 Ottobre 2021
Rivoluzione rifiuti: arrivano i nuovi cassonetti e le tessere
31 Ottobre 2021
Mostra tutti gli articoli

Ecoballe cadute in mare Sono arrivati i rimborsi per i lavori di rimozione

Il Tirreno, Cronaca di Grosseto

LA VICENDA DEL 2015

Ecoballe cadute in mare

Sono arrivati i rimborsi per i lavori di rimozione

FOLLONICA. Si è conclusa ieri, anche a livello contabile, la lunga opera di recupero, deposito e smaltimento delle ecoballe disperse nel golfo di Follonica il 23 luglio del 2015. È arrivato il pagamento, da parte del reparto ambientale marino del ministero della transizione ecologica, a favore delle ditte Stmp, Permare e Benassi delle spese sostenute. A finire in mare fu parte del carico della motonave Ivy. Balle di combustibile solido secondario, che l’imbarcazione salpata dal porto di Piombino stava trasportando a Varna, in Bulgaria, sul mar Nero. Delle 1888 balle di rifiuti ne vennero disperse in mare 56, a causa di un’avaria che poco dopo la partenza colpì l’imbarcazione battente bandiera panamense. Ma dell’incidente se ne venne a conoscenza solamente a fine luglio, quando una ecoballa finì nelle reti di un peschereccio locale. 

L’intervento, iniziato il 6 agosto del 2020, è proseguito fino al dicembre dello scorso anno. Tra i soggetti che hanno potuto beneficiare dei ristori riconosciuti dal commissario liquidatore figurano sia organi istituzionali, come il Comune di Piombino, sia soggetti privati, quali le imprese di pesca della marineria di Piombino che, con l’impiego dei propri pescherecci, hanno contribuito a recuperare ben 18 delle 56 ecoballe disperse. Complessivamente sono state liquidate somme a vario titolo per un totale di circa 58mila euro. «Con la liquidazione del giusto riconoscimento economico per lo svolgimento delle varie operazioni che hanno contribuito alla bonifica ambientale delle acque del Golfo si chiude una vicenda durata oltre sei anni – spiega il commissario straordinario, l’ammiraglio Aurelio Caligiore – che ha interessato una zona di mare di particolare pregio naturalistico, parte integrante del parco nazionale dell’Arcipelago toscano, ricompresa nel perimetro del noto santuario dei cetacei per la tutela dei mammiferi marini, confermando l’impegno del reparto ambientale marino nell’azione di tutela del mare e delle sue coste». M.N.

Chiamaci
Raggiungici