La Nazione, Cronaca di Arezzo
L’inceneritore «raddoppia» In arrivo 10 milioni di euro
L’annuncio del presidente di Aisa Impianti Giacomo Cherici e del sindaco Intesa Sanpaolo finanzia l’ambizioso progetto. Ecco come sarà l’ampliamento
di Dory d’Anzeo AREZZO
Un altro passo verso il compimento del progetto di ampliamento dell’impianto di San Zeno: adesso arriva anche il finanziamento da 10 milioni di euro da parte di Intesa Sanpaolo. Lo hanno annunciato il presidente di Aisa Impianti Giacomo Cherici e il sindaco Alessandro Ghinelli. Il progetto di ampliamento è stato oggetto di critiche da più parti, tuttavia Cherici spiega così la scelta: «Si tratta di qualcosa di molto diverso da un inceneritore. La terza via è un qualcosa che si sostanzia prendendo le parti migliori di tutte le tecnologie esistenti per organizzare una centrale di recupero totale. Qual è la differenza? Nella provincia di Arezzo c’è un posto dove si fanno tanti tipi di lavorazione dei rifiuti ed escono meno scarti possibile, è lì la grossa novità». I dieci milioni di finanziamento serviranno, dunque, per la realizzazione del digestore anaerobico e dell’ampliamento della linea di compostaggio. «Se un istituto come Intesa Sanpaolo – continua Cherici – che analizza il progetto ai razzi X sotto tutti i punti di vista decide di finanziarlo, penso che sia perché è stato fatto un ottimo lavoro». Quanto ai tempi, l’ampliamento del compostaggio si dovrebbe concludere entro settembre di quest’anno e la realizzazione del digestore entro il 2022. In meno di tre mesi perciò la Provincia di Arezzo sarà completamente autosufficiente nel recuperare tutta la frazione organica raccolta in forma differenziata ed entro 18 mesi si produrranno circa 2 milioni di metri cubi di biometano. Altro punto sottolineato da Cherici: «Il finanziamento consente la realizzazione di un progetto che permetterà di mantenere inalterate per anni le tariffe di recupero dei rifiuti organici per tutti i comuni della provincia di Arezzo». Il piano di potenziamento, autorizzato dalla Regione lo scorso agosto, spiegano ancora da Aisa «è un ulteriore passo verso la realizzazione di una vera «smart city», all’avanguardia in tutti i settori, in particolare in quello green: Arezzo è dotata di un polo tecnologico di recupero totale dei rifiuti in grado di salvaguardare l’ambiente e nello stesso tempo garantire l’autosufficienza impiantistica, senza discariche e società di intermediazione per il trasporto dei rifiuti i cui costi graverebbero sui cittadini». Anche Ghinelli sottolinea l’importanza di un partner finanziario come Intesa Sanpaolo: «Se il progetto è stato finanziato vuol dire che Aisa è credibile. Tutta l’operazione è più complessa, si parla di 40 milioni di euro, ma ottenere 10 milioni da un gruppo così importante è un’ulteriore conferma della bontà del progetto».