Nella Toscana del sud la raccolta differenziata cresce a velocità doppia

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Nella Toscana del sud la raccolta differenziata cresce a velocità doppia

Fabbrini: «Grazie al nuovo piano industriale che prevede investimenti per oltre 150 milioni di euro nei prossimi cinque anni, l’obiettivo è arrivare al 70% nel 2026»

L’Ato sud della nostra regione, con Sei Toscana nelle vesti di gestore unico dei servizi d’igiene urbana, ha superato per la prima volta il 50% di raccolta differenziata.

Secondo i dati dell’Agenzia regionale recupero risorse, presentati ieri, l’Ato sud ha conseguito una raccolta differenziata pari al 50,15%. Resta ancora lontano il dato medio regionale (62,12%) e soprattutto l’obiettivo di legge previsto per il 2012 (65%), ma grazie a una crescita più che doppia rispetto agli altri due ambiti territoriali ottimali toscani (+3,53% sul 2019), Sei Toscana sta colmando rapidamente il divario.

«Siamo soddisfatti dei dati che confermano il trend di crescita costante per il nostro Ato, in aumento per il sesto anno consecutivo – commenta il presidente di Sei Toscana, Alessandro Fabbrini –. Un aumento, in percentuale, di quasi dieci punti solo negli ultimi due anni, che ha permesso al territorio di superare per la prima volta la soglia del 50%. Adesso, anche grazie al nuovo piano industriale che prevede investimenti per oltre 150 milioni di euro nei prossimi cinque anni, l’obiettivo è di crescere ancora di più, arrivando al 70% di raccolta differenziata al 2026».

Nel frattempo sono 143 i comuni toscani più virtuosi che nel 2020 si sono avvicinati a questa soglia superando il 65%, e di questi 28 fanno parte dell’Ato sud.

«Si tratta di un risultato ottenuto grazie a diversi fattori – argomenta Fabbrini – Innanzitutto dagli investimenti in infrastrutture, attrezzature, mezzi e nuove tecnologie. Investimenti che contiamo di incrementare nel nuovo piano industriale, prevedendo 150 milioni di euro nei prossimi cinque anni. Passando poi dalla capacità di pianificazione della nostra struttura tecnica in accordo e collaborazione con le amministrazioni comunali e Ato, sino ad arrivare alla crescita di quella consapevolezza e coscienza ambientale da parte dei cittadini che rappresenta un elemento imprescindibile nel percorso verso il raggiungimento degli obbiettivi europei».

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