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Proteste per la raccolta dei rifiuti E il sindaco dà la colpa alla sinistra Vivarelli Colonna: «Suonate al campanello di Sei Toscana, non al Comune»

Il Tirreno, Cronaca di Grosseto

Proteste per la raccolta dei rifiuti

E il sindaco dà la colpa alla sinistra

Vivarelli Colonna: «Suonate al campanello di Sei Toscana, non al Comune»

Maurizio Caldarelli Grosseto 

Un video postato dal sindaco di Grosseto, Antonfrancesco Vivarelli Colonna, su Facebook sul problema della raccolta dei rifiuti ha acceso una polemica con il segretario provinciale del Pd Giacomo Termine. «Continuano ad arrivarmi tonnellate di vostre foto, giorno e notte – ha detto il primo cittadino di Grosseto – su rifiuti non raccolti, sporcizia, puzzi incredibili; cassonetti strabordanti a Marina, Principina, a Grosseto. È giusto che un sindaco sia a conoscenza di queste cose, però non è al Comune che dovete rivolgervi. Il campanello giusto a cui suonare è quello con la scritta Sei Toscana, gestore privato nato dalla sciagurata spartizione del territorio in macroaree e Ato voluta nel 2013 dalla sinistra. Il Comune non è l’ente che eroga il servizio di raccolta dei rifiuti, né pertanto ne può essere ritenuto responsabile».«Di fronte alle segnalazioni che ci inviate e che danno un quadro chiaro della criticità – ha proseguito Vivarelli Colonna – non possiamo agire direttamente. Dallo scorso gennaio le segnalazioni si sono triplicate. A maggio grazie al controllo di verifica dei nostri ispettori ambientali è emerso che il gestore in tema di spazzamento strade ha prestato un servizio diminuito del 30% rispetto a quanto avrebbe dovuto garantire. Nelle prossime ore presenteremo una dettagliata relazione-denuncia all’Ato in cui è riportata ogni mancanza, ogni carenza di un servizio per cui abbiamo pagato e non ci viene dato». Le parole del sindaco hanno provocato una reazione nel Pd.«I problemi sono il pane quotidiano per un sindaco – replica il segretario Giacomo Termine – Si possono affrontare, evitare, rimandare, ma restano sempre problemi (se reali) per i cittadini». Secondo Termine la questione dei rifiuti, lo smaltimento e «la più complessiva gestione è difficile da schivare perché è parte dei compiti di regolamentazione dei Comuni. L’aria che puzza pervade la città, non è solo a causa dei cassonetti maleodoranti, ha altre origini che un sindaco dovrebbe sapere. L’affidamento a Sei Toscana non libera, infatti, il Comune dalle proprie responsabilità e non lo svuota del suo ruolo. Grosseto ha un assessorato che se ne occupa e uffici deputati. Qualcosa non va se deve nascere un Comitato di cittadini contro le emanazioni maleodoranti che da anni invadono la città». Il segretario del Pd conclude invitando il sindaco a incontrare «la sua assessora Simona Petrucci e farsi ricordare i compiti dei Comuni in materia di rifiuti perché lei dovrebbe saperli a memoria. Il servizio di raccolta dei rifiuti viene deciso dal comune e comunicato a Sei Toscana, il quale Comune ha l’onere anche di controllare che il servizio stesso venga svolto come stabilito. Altrimenti a cosa serve l’amministrazione comunale? Solo a inviare i bollettini per il pagamento della Tari?».

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