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Rimateria, sciopero e presidio

La Nazione

Rimateria, sciopero e presidio

Piombino, oggi i dipendenti manifestano davanti al Comune. Attesa per la decisione del tribunale

PIOMBINO Presidio sotto il Comune. Rimateria oggi è in sciopero. Al fianco dei lavoratori anche i sindacati metalmeccanici. «Rimateria riveste un ruolo strategico ed essenziale nella tutela ambientale del territorio e della salute dei cittadini di tutta la Val di Cornia – hanno detto Fp Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Fiadel – Rimateria è garanzia di tutela per i cittadini dalle emissioni e dal percolato prodotti dalla discarica: senza la continuità operativa ed aziendale il quadro della difesa ambientale senz’altro peggiora, e si rischia di perdere il soggetto più qualificato per le tanto attese bonifiche. In un quadro di assoluta drammaticità per Piombino e per l’intera Val di Cornia – già area di crisi industriale complessa – un nuovo fallimento e nuovi disoccupati rappresentano un dramma che si aggiunge al dramma». A seguito della richiesta di fallimento di Rimateria – chiesto dallo stesso Cda – i lavoratori, attraverso Fp Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Fiadel hanno proclamato sciopero per l’intera giornata di oggi, e i lavoratori effettueranno un presidio sindacale dalle ore 10 alle 13.30 in via Ferruccio davanti all’ingresso della sede del Comune di Piombino. La Fiom, che insieme a Fim e Uilm e alle Rsu degli stabilimenti metalmeccanici del territorio, sarà presente questa mattina al presidio, ha voluto esprimere la propria vicinanza «ai 41 lavoratori di Rimateria che il 9 giugno potrebbero vedersi licenziati senza alcun ammortizzatore sociale, a seguito della richiesta del consiglio di amministrazione di messa in fallimento della loro azienda».

solidarietà fiom

La Fiom esprime preoccupazione anche per «il destino di una discarica che avrebbe potuto essere destinata alle sole attività della futura industria siderurgica e che domani, con la possibile messa in fallimento di Rimateria, rischia di diventare un ulteriore carico ecologico da risolvere». Quella di oggi «sarà l’occasione – ha concluso la Fiom – per evidenziare l’accumularsi e il susseguirsi delle crisi industriali di questo territorio ormai irrisolte da decenni» e sulla mancanza di una convocazione per Jsw «dobbiamo purtroppo evidenziare che della tanto annunciata riconvocazione di un tavolo da parte della viceministra Todde non si ha ancora alcuna traccia».

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