Rimateria, udienza il 9 giugno al Tribunale fallimentare

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Rimateria, udienza il 9 giugno al Tribunale fallimentare

Il Tirreno

Rimateria, udienza il 9 giugno al Tribunale fallimentare

PIOMBINO. Si è tenuto a Firenze l’incontro tra i partecipanti al tavolo di crisi per Rimateria in cui è emerso che l’udienza alla sezione fallimentare del Tribunale di Livorno è stata fissata per il prossimo 9 giugno, da lì si capirà chi sarà il curatore e quali saranno le sue prime mosse.In ballo, oltre alle questioni di tutela ambientale della zona di discarica, la sorte di 41 lavoratori. Di questo si è parlato in particolare ieri, col consigliere regionale Gianni Anselmi che ha fatto il punto sulla situazione, impegnandosi a riconvocare il tavolo dopo l’udienza fallimentare, verificando intanto le ipotesi emerse nell’incontro di ieri. Presenti anche il sindaco Francesco Ferrari e l’assessore Sabrina Nigro, che hanno ribadito il proprio impegno per la salvaguardia occupazionale.I segretari di Cgil, Cisl, Uil e Fiadel da parte loro hanno fatto alcune proposte per tutelare i lavoratori, che non hanno possibilità di cassa integrazione ma solo quella di un sostegno di breve periodo – tra l’altro non scontato, deve decidere l’Inps – col Fis, il Fondo di integrazione salariale.Intanto bisognerà capire come deciderà di operare il curatore fallimentare: ritenendo presumibile la continuità aziendale per quanto riguarda quanto meno la necessità di recuperare percolato e biogas (se non anche di ottemperare alle prescrizioni della Regione), è incerto il numero di lavoratori che verrebbero considerati necessari per fare quelle operazioni.Certo fino al 9 giugno gli stipendi sono garantiti, poi appunto si vedrà quante persone resteranno a Ischia.Il sindacato allora propone di far leva sulle previsioni della Legge Madia, per far rientrare nel perimetro delle varie amministrazioni comunali lavoratori assunti a suo tempo come dipendenti pubblici. Il caso specifico riguarderebbe nove persone. Sempre in virtù della stessa legge, Cgil, Cisl, Uil e Fiadel chiedono di verificare la possibilità di mobilità tra le aziende parteipate dalle pubbliche amministrazioni. Inoltre propongono di realizzare la “trasferenza” dei rifiuti urbani che vanno a Scarlino, operazione che consiste nel convogliare i rifiuti urbani in arrivo a Ischia e da far ripartire per Scarlino su mezzi più grandi limitando quindi il numero di camion in marcia nella zona.«Le istituzioni hanno sempre espresso solidarietà ai lavoratori di Rimateria – chiosa Giovanni Golino, segretario generale della funzione pubblica Cgil di Livorno, a nome delle tre sigle – e ora è arrivato il momento di dimostrarla con i fatti». –(cloz)

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