Rosini (Pd): «La maggioranza pensi ai cassonetti intelligenti invece di tagliare le prestazioni garantite dal contratto»

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Rosini (Pd): «La maggioranza pensi ai cassonetti intelligenti invece di tagliare le prestazioni garantite dal contratto»

Il Tirreno, Cronaca di Grosseto
Rosini (Pd): «La maggioranza pensi ai cassonetti intelligenti invece di tagliare le prestazioni garantite
dal contratto»
«Teniamo i lavoratori fuori dalla polemica»
Maurizio Caldarelli, Grosseto. «Ci siamo un pò stancati di questa amministrazione sempre alla caccia
continua di pretesti per fare polemica con i lavoratori di Sei Toscana». Il consigliere comunale del Pd
Stefano Rosini interviene sulla guerra dei rifiuti, dopo che il Comune di Grosseto nei giorni scorsi ha
denunciato pubblicamente l’operato di Sei Toscana per alcuni disservizi riscontrati e documentati nello
spazzamento del capoluogo. «Bisogna oggettivamente dire che i cittadini hanno pienamente ragione –
sottolinea Rosini – anche se, purtroppo, sono parte attiva nel cast degli attori di questa “telenovela”che si
trascina dal 2014, quando, sotto la giunta guidata dal sindaco Emilio Bonifazi, Sei Toscana ebbe in appalto
la gestione della pulizia della città e già da allora gli screzi non mancarono, soprattutto tra la giunta

comunale e l’opposizione, con quest’ultima che addebitava all’amministrazione l’insuccesso della sua politica
dei rifiuti». Secondo il consigliere Pd le cose sono anche peggiorate: «Sono cambiate le percezioni delle
responsabilità dei fatti. Sei anni fa l’llora opposizione assolveva i cittadini caricandola integralmente sulle
scelte della giunta comunale, tanto da farne uno dei cavalli di battaglia, insieme alla sicurezza e al decoro
urbano, della campagna elettorale che poi li ha portati alla vittoria elettorale e all’insediamento a Grosseto».
«Nell'ultima campagna elettorale – sempre a parere di Rosini – le responsabilità si sono ribaltate. Alla
legittima protesta dei cittadini, la giunta attuale non ha potuto rispondere col solito mantra “è colpa di quelli
che c’erano prima”, dato che quelli di prima erano loro stessi, ma ha risposto chiamando in causa Sei
Toscana e il senso civico di alcuni cittadini stessi, quelli che abbandonano i rifiuti fuori dai cassonetti o
sporcano le strade».«La domanda che invece dovrebbe sorgere all’interno della maggioranza – prosegue – è
sempre la stessa: ma saranno davvero così “intelligenti” i cassonetti con la tesserina? Poi, quale funzione ha
la tesserina così pensata solo per l’apertura del cassonetto dove all’interno i conferimenti risultano
anonimi?». Rosini appoggia e condivide l’intervento del segretario della Fp Cgil Salvatore Gallotta sui
lavoratori Sei Toscana: «Nella diatriba non possono essere tirati in ballo i lavoratori, che comunque fanno
con diligenza il loro lavoro secondo le specifiche comunicate loro dagli enti preposti quei i due attori principali
(cioè Sei Toscana e Comune) e che quindi non possono fare da cuscinetto tra le loro polemiche. Il Comune –
aggiunge – ha ridotto le prestazioni previste nel contratto di servizio, tagliando parallelamente le risorse ad
esso destinate, ma continuando a pretendere l’erogazione dei servizi garantiti in precedenza». «Troppo
facile – conclude Rosini – dare la colpa agli altri quando le cose non vanno bene e prendersi il merito invece
quando invece le situazioni vanno bene: la differenziata che cresce è merito del Comune, lo sporco è colpa
dei lavoratori».

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