Scatta il grande domino dei servizi pubblici Rifiuti, gas, acqua: la multiutility è già realtà

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Scatta il grande domino dei servizi pubblici Rifiuti, gas, acqua: la multiutility è già realtà

La Nazione
Scatta il grande domino dei servizi pubblici Rifiuti, gas, acqua: la multiutility è già realtà
Presentato il progetto che mira a unire Alia, Consiag, Publiservizi e Acqua Toscana.
Biffoni: «Tappa cruciale dopo 25 anni di discussioni»

Se il 10 dicembre del 2020 quella sottoscritta dai sindaci di Prato, Firenze ed Empoli, Biffoni,
Nardella e Barnini era solo una lettera di intenti sulla cui riuscita erano state espresse svariate perplessità
politiche anche nello stesso centrosinistra, da ieri invece la Multiutility Toscana è un progetto reale, con
statuto, bozza di capitale sociale e cronoprogramma per l’avvio societario. Un’accelerazione che porterà, a
partire dal primo gennaio 2023, alla nascita di una maxi azienda a proprietà pubblica, con capitale sociale di
302 milioni di euro, che coinvolgerà 66 Comuni fra Prato, Firenze, Pistoia ed Empoli Valdelsa, e che si
muoverà nel campo dei servizi pubblici locali. A dare vita al nuovo soggetto che vorrà fare concorrenza ai
colossi italiani nei settori energetico, rifiuti, gas e acqua (come Acea, Iren, A2a e Hera), saranno Alia,
Consiag, Publiservizi e Acqua Toscana (società che detiene il 54% di Publiacqua) che completeranno la
fusione, appunto, entro il primo gennaio 2023. Prima però ci dovranno essere le approvazioni del percorso
da parte dei consigli comunali dei Comuni interessati dal progetto e delle varie assemblee dei soci delle
singole società oggetto di fusione (e servirà il via libera anche dell’Autorità Antitrust). La nuova Multiutility
Toscana, grazie alle varie fusioni, arriverà a detenere anche il 39,6% di Estra, il 19,3% di Acque e il 31% di

Toscana Energia. Chiaramente il progetto è solo all’inizio. Perché per prima cosa non si è ancora risolto il
nodo relativo a Publiacqua, con il socio privato Acea che per ora non ha alcuna intenzione di uscire di scena
dalla Toscana (anche se la situazione di stallo dovrebbe sbloccarsi entro la fine di maggio). E poi c’è il
capitolo relativo ad Estra: Arezzo e Siena per il momento non hanno aderito al percorso di conferimento
delle quote nella Multiutility, anche se nel prossimo futuro potrebbero farlo. Evidentemente solo col 100% di
quote di Estra e Publiacqua la Multiutility Toscana avrebbe una totale forza operativa nei quattro campi di
riferimento dei servizi pubblici: acqua, gas, energia e rifiuti. Improbabile, invece, almeno per il momento,
pensare di potere portare il 100% di Toscana Energia nel percorso, visto che Italgas, che ne detiene il
50,66% delle quote, continua a scommettere con forza sulla Toscana. E’ bene precisare che per i cittadini a
livello di erogazione dei servizi non cambierà niente o quasi. Il sistema dei rifiuti dal primo gennaio 2023 sarà
sempre gestito da Alia, solo che avrà una nuova proprietà, con un capitale sociale maggiore e con una più
ampia possibilità di investimento. Non solo. Nel 2023 la Multiutility, oltre a cercare di portare nel progetto
anche Siena, Arezzo e alcune realtà della costa, getterà pure le basi per la quotazione in borsa. Il pubblico
per statuto dovrà sempre mantenere almeno il 51% delle quote, ma grazie al mercato si cercheranno di
reperire miliardi di euro per effettuare gli investimenti necessari per l’impiantistica in Toscana su acqua, rifiuti
e rete del gas (si parla di distribuzione, non di vendita). «È una grande soddisfazione, perché dopo una
discussione durata 25 anni e due anni di lavoro arriviamo alla prima tappa della nascita della Multiutility
Toscana. Da questo nucleo di Comuni nasce una realtà aperta dentro e fuori la Toscana», commenta il
sindaco di Prato Matteo Biffoni. «Abbiamo deciso di non stare fermi, di radicare nei nostri territori i servizi
essenziali per cittadini e imprese. Con questa operazione mettiamo in sicurezza la possibilità di prendere
sempre sul territorio le decisioni per i servizi pubblici locali, permettendoci di crescere in efficienza e qualità».

POTENZIALITA’
Previsioni di fatturato Si punta a 3 miliardi
La fusione di Alia, Publiservizi, Acqua Toscana e Consiag porta alla nascita di un soggetto in grado nel
2021di garantire 700 milioni di euro di ricavi, investimenti per 171 milioni e un patrimonio netto di 467 milioni
di euro. Le previsioni di apertura della Multiutility anche alle partecipazioni di altre aziende del territorio
toscano danno potenzialità di crescita e consolidamento societario fino a oltre3 miliardi di fatturato. Cifra che
superai 4 miliardi se si considerano le possibili fusioni anche in Umbria e Marche».

DI COSA PARLIAMO
Il nuovo player regionale che sfiderà i colossi
Finora sono 66 i Comuni coinvolti ma si mira ad aggiungerne altri
1 Proposta
La bozza di proposta tecnica di un primo nucleo di Multiutility Toscana, destinato a crescere ed allargarsi, è
pronto. Il progetto è stato presentato ieri dai Comuni a Palazzo Strozzi Sacrati a Firenze, sede della
presidenza della Regione.
2 Coinvolgimento
Sessantesei comuni coinvolti: Firenze, Prato, Empoli e Pistoia i più grandi. Ma l’obiettivo è costruire una
multiutilities regionale per la gestione di tutti i servizi pubblici: non solo acqua e rifiuti, ma anche gas ed
energia elettrica (ovvero Estra e Toscana Energia).
3 Concorrenza
ll nuovo soggetto vuole fare concorrenza ai colossi italiani nei settori energetico, rifiuti, gas e acqua come
Acea, Iren, A2a e Hera. La Toscana è stata finora una realtà frammentata, con tante aziende che gestiscono
i servizi pubblici locali.

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