La Nazione, Cronaca Toscana
Incontro tra il ministro Costa e il capo della Protezione Civile Borrelli Allarme Tirreno, Conte firmerà
tra pochi giorni lo stato di emergenza nazionale
di Luigi Caroppo
FIRENZE C’è un orizzonte vicino sul mar Tirreno per risolvere l’emergenza ecoballe nel golfo di Piombino.
Come annunciato nei giorni scorsi dal nostro giornale si è svolto l’incontro tra il ministro dell’Ambiente Sergio
Costa e il capo del Dipartimento di Protezione civile Angelo Borrelli. Ebbene dal faccia a faccia è venuto fuori
la visione condivisa che bisogna fare presto e bene per togliere dai fondali il «mostro dei rifiuti», una vera e
propria ’bomba ad orologeria’ potenzialmente capace di inquinare il tratto di mare d’eccellenza vicino anche
al santuario dei cetacei. Di concerto Costa e Borrelli chiedono a Conte di dichiarare lo stato di emergenza
nazionale per poter recuperare velocemente le balle di rifiuti perse nel 2015 da una nave diretta nel mar
Nero. Se non nella prossima riunione del Consiglio dei ministri, in quella dopo dovrebbe essere firmato il
provvedimento che permette di operare efficacemente. Sarà nominato anche un commissario ad hoc per
seguire tutte le fasi di recupero. Soddisfatto della strada intrapresa il ministro Costa che aveva chiesto con
forza lo stato di emergenza nazionale. Anche la Regione Toscana aveva chiesto a più riprese la
dichiarazione di emergenza. Lo stesso governatore della Toscana Enrico Rossi si era autocandidato: «Conte
mi nomini commissario» aveva detto. Il Ministero dell’Ambiente al momento dell’insedimento di Costa si era
mobilitato per risolvere la questione scegliendo di nominare un commissario straordinario. Costa aveva
scelto l’ammiraglio Aurelio Caligiore, in quanto comandante del Ram, reparto ambientale marino, che ha
potuto quindi avvalersi dei mezzi e degli uomini della Guardia Costiera. Il lavoro fatto da Caligiore è stato
efficace tanto che le ecoballe sono state individuate. Ora bisogna intervenire. Entro luglio. Questo l’obiettivo
di Costa e Borrelli. «Ottenere lo stato di emergenza è fondamentale: è da lì che passa la velocità dell’azione,
necessaria ad affrontare questo problema enorme» ha detto Costa.