Ad Arezzo firmato il protocollo d’intesa tra Comune e Iren

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Ad Arezzo firmato il protocollo d’intesa tra Comune e Iren

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Ad Arezzo firmato il protocollo d’intesa tra Comune e Iren

Idrogeno in Toscana, dalla Regione ecco il bando per raccogliere manifestazioni d’interesse

Nuove opportunità per imprese, enti locali, organismi di ricerca e centri di trasferimento tecnologico

Di Luca Aterini

Dopo il tavolo di confronto H2-T aperto sull’idrogeno a fine 2020, la Regione Toscana ha pubblicato oggi l’atteso avviso pubblico per raccogliere idee progettuali da mettere a terra sul territorio.

In ballo c’è lo sviluppo di un’economia legata all’idrogeno, che non è una fonte energetica come le rinnovabili o i combustibili fossili, ma un vettore sempre più determinante per immagazzinare, spostare e commercializzare energia in modo sostenibile.

L’avviso regionale è pensato per raccogliere le manifestazioni di interesse nell’ambito della produzione, distribuzione e usi finali dell’idrogeno in Toscana e precisamente per Idee progettuali, progetti di ricerca di base, industriale o sviluppo sperimentale, formazione, investimenti di carattere ambientale, produttivi o infrastrutturali.

La cornice normativa – spiegano dalla Giunta – è quella agganciata alla programmazione connessa al Pnrr (da cui si attende possano arrivare 200 mln di euro sull’idrogeno per la Toscana) e ai fondi europei 2021-27, senza precludere l’accesso a futuri programmi europei: la stessa Commissione Ue nelle scorse settimane ha annunciato finanziamenti per 5,4 mld di euro a favore dei progetti Ipcei sull’idrogeno, con 1 mld di euro destinato all’Italia.

Le manifestazioni d’interesse in risposta all’avviso pubblico toscano potranno essere avanzate, entro il 16 settembre, inviando una richiesta all’indirizzo mi-idrogeno@regione.toscana.it; la Regione le raccoglierà sia per l’attività di competenza regionale, sia per promuoverle attraverso le necessarie segnalazioni ai ministeri competenti nell’ambito della loro attività.

L’interesse già non manca, come mostrano gli esiti dell’iniziativa H2-T cui hanno partecipato oltre 250 soggetti dal mondo della ricerca, imprese, centri servizi ed enti pubblici: proprio dalla condivisione informale di 85 possibili proposte progettuali è derivata l’opportunità di procedere a un avviso pubblico regionale.

In fatto d’idrogeno, le opportunità per la Toscana sono le più varie, spaziando da un’integrazione virtuosa col comparto delle fonti rinnovabili – geotermia in particolare, come suggeriscono in particolare le ambizioni del laboratorio al 100% pubblico di Sesta Lab – o quello dell’economia circolare, dove le proposte già in campo in fatto di riciclo chimico possono permettere di recuperare idrogeno da rifiuti altrimenti destinati a termovalorizzazione o discarica.

Sul territorio parte di queste ambizioni si sta già concretizzando, come mostra da ultimo il caso del Comune di Arezzo, che due giorni fa ha firmato un protocollo d’intesa con la multiutility a maggioranza pubblica Iren, pensato per la realizzazione di progetti finalizzati ad incrementare la sostenibilità energetica locale e la creazione di “zero emission areas” nel territorio comunale.

«Dopo la firma del protocollo d’intesa con Unifi, Confindustria Toscana Sud e Coingas spa per sviluppare la diffusione dell’idrogeno, questo ulteriore accordo – spiega il sindaco Alessandro Ghinelli – rafforza la volontà di affermare Arezzo quale città green, impegnata nella promozione di un sistema energetico più circolare e nell’uso di energia elettrica pulita, valorizzando l’utilizzo di combustibili rinnovabili e a bassa emissione di carbonio tra i quali appunto l’idrogeno».

Il protocollo, della durata di 4 anni, impegna il Comune di Arezzo a costituire e coordinare tavoli di lavoro per lo sviluppo di progetti per la sostenibilità energetica con particolare attenzione al tema dell’idrogeno; a presentare progettualità per intercettare i finanziamenti che saranno resi disponibili in attuazione del Pnrr e di altri possibili finanziamenti comunitari, nazionali e regionali; a mettere a disposizione le proprie infrastrutture territoriali per lo sviluppo di progetti attuativi.

Invece Iren, da parte sua, si impegna a mettere a disposizione il proprio know-how tecnico e manageriale nei tavoli di lavoro dedicati ai temi della sostenibilità energetica, dell’idrogeno e delle comunità energetiche, contribuendo alla definizione di proposte di progetto per attingere a risorse a cofinanziamento delle attività di ricerca, innovazione e sviluppo.

«Con la firma di questo protocollo, l’azienda – conclude il presidente Iren, Luca Dal Fabbro – conferma il proprio impegno, in comunione con la città di Arezzo, ad incrementare la sostenibilità energetica ed ambientale del territorio, offrendo competenze, capacità di progettazione e know how che potranno portare un beneficio alla città e alla sua popolazione in termini di miglioramento della qualità della vita e di corretto utilizzo delle risorse energetiche».

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