Colpo d’acceleratore sui tempi per il megapolo Iren del riciclo

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Colpo d’acceleratore sui tempi per il megapolo Iren del riciclo

Il Tirreno, Cronaca di Grosseto

Colpo d’acceleratore sui tempi per il megapolo Iren del riciclo

Scarlino Colpo di acceleratore nel procedimento autorizzatorio unico regionale (Paur) riguardante il “polo integrato dell’economia circolare” che Iren Ambiente spa realizzerà nell’area del Casone di Scarlino sui terreni del vecchio impianto di cogenerazione di Scarlino Energia. Lo scorso 13 aprile, infatti, il settore Via-Vas della Regione Toscana ha comunicato all’azienda la convocazione per il prossimo 24 maggio della conferenza dei servizi, in forma simultanea e modalità sincrona. Approvazione della valutazione di impatto ambientale, autorizzazione integrata ambientale e permesso a costruire, quindi, potrebbero in teoria arrivare anche prima della fine di agosto. Dal momento dell’avvio, infatti, la conferenza dei servizi dovrebbe concludersi entro 90 giorni, ma c’è la possibilità che questo avvenga anche prima. Iren Ambiente spa, infatti, ha consegnato la documentazione integrativa richiesta dalla Regione lo scorso 7 aprile, in anticipo netto sulla scadenza del 19 giugno originariamente prevista. Da qui l’anticipo della conferenza dei servizi che avrebbe dovuto tenersi a partire dal luglio successivo. In definitiva, se la documentazione integrativa fosse ritenuta esaustiva, i lavori per realizzare i quattro impianti industriali che compongono il polo integrato dell’economia circolare potrebbero iniziare subito dopo l’estate. Nel frattempo, la società di Reggio Emilia è già entrata in possesso dell’autorizzazione a bonificare l’area oggetto dell’intervento ed entro poco individuerà una delle tre ditte selezionate per bonificare una parte dei suoli e smantellare il vecchio impianto di cogenerazione. Cosa che richiederà dieci/dodici mesi di tempo. Dopodiché inizierà la costruzione vera e propria dei quattro impianti previsti dal progetto complessivo, per concludere la quale ci vorranno dai 18 ai 24 mesi di tempo. Una volta a regime nel polo industriale scarlinese lavoreranno almeno 120 addetti, distribuiti fra i quattro impianti. Ci sarà un impianto “Itl” che processerà 110mila tonnellate di rifiuti legnosi provenienti dal bacino di conferimento regionale, per produrre 132mila metri cubi all’anno di pallet block (blocchetti distanziatori per pallet) e 2.500 pallet pressati al giorno. L’impianto “Htc”, invece, recepirà 100mila tonnellate di Forsu (frazione organica ricavata da rifiuti urbani) e fanghi di risulta dei processi di depurazione, coi quali saranno prodotte circa 13.200 tonnellate di “carbone verde” alternativo al tradizionale carbon fossile destinato ad alimentare impianti con trattamento termico. Il terzo impianto, denominato “I-Blu”, che si avvale di una tecnologia brevettata, tratterà 90mila tonnellate di pulper di cartiera e rifiuti plastici, ricavandone tecnopolimeri, per 46.100 tonnellate anno, e Css (combustibile solido secondario) per altre 4.200 tonnellate. I tecnopolimeri – Sra (secondary reducing agent) e R-Pomix (densificato poliolefinico misto) – sono utilizzati dall’industria siderurgica al posto del carbone nel processo produttivo per ridurre l’emissione di CO2 (decarbonizzazione), e per produrre manufatti plastici e asfalti speciali in collaborazione con Mapei spa. Mentre il Css è un combustibile utilizzato per produrre energia elettrica e nei cementifici. L’ultimo impianto è un depuratore delle acque del processo industriale (108mila tonnellate/anno) e di percolato (23mila/tonnellateanno).Il progetto di Iren Ambiente prevede la realizzazione di un sistema integrato di tri-generazione energetica (fotovoltaico/calore/termico) a servizio del compound produttivo. I soggetti invitati a partecipare alla conferenza dei servizi sono 18, dai Comuni di Follonica e Scarlino ad Arpat e Ausl, da Terna a Rfi, Fiora spa e vigili del fuoco. Anche se le amministrazioni pubbliche più coinvolte nella procedura per le proprie competenze sono il settore regionale “autorizzazione rifiuti” per quanto riguarda l’Aia, servizi “pubblici locali, energia e inquinamento atmosferico” per l’autorizzazione unica, la costruzione e l’esercizio del nuovo impianto di produzione di energia elettrica da fonte convenzionale (trigenerazione), il dipartimento dei vigili del fuoco per il parere di conformità alla normativa sulla prevenzione degli incendi, e il Comune di Scarlino per quanto riguarda il permesso a costruire. Quanto alle integrazioni documentali richieste a suo tempo dalla Regione, Iren Ambiente spa ha fornito ulteriori garanzie rispetto ai sistemi di abbattimento delle emissioni odorigene, ha incrementato le campionature a sostegno dei monitoraggi ambientali, e ha ulteriormente dettagliato i risultati positivi dello studio sui rischi sanitari.

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