Conserve Italia punta su economia circolare ed energia rinnovabile

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Conserve Italia punta su economia circolare ed energia rinnovabile

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Conserve Italia punta su economia circolare ed energia rinnovabile

E il sottoprodotto viene riutilizzato nell’allevamento del bestiame

Che sorpresa dagli scarti

Le buccette di pomodoro trasformate in energia e mangime per animali

Conserve Italia, nei suoi stabilimenti compreso quello di Albinia, punta sull’economia circolare tanto che le buccette del pomodoro diventano cibo per gli animali ed energia elettrica da biomasse. Agricoltura di precisione, energia rinnovabile, lotta allo spreco attraverso il recupero dei sottoprodotti, packaging eco sostenibili e trasporto ferroviario delle merci: sono le principali azioni di sostenibilità ambientale sulle quali Conserve Italia si è concentrata nell’anno, interventi rendicontati all’interno del Report di Sostenibilità 2021. Ad Albinia è proprio il sottoprodotto a essere riutilizzato nel settore dell’allevamento del bestiame. «Le buccette del pomodoro – spiega il direttore dello stabilimento Dario Santi – vengono rivendute a un prezzo simbolico agli allevamenti locali. Un esempio di economia circolare che noi portiamo avanti da alcuni anni e che adesso ha raggiunto livelli talmente alti che gli allevatori locali non bastano più per smaltire le buccette». Quest’anno sono stati “prodotti” circa 22 quintali di buccette destinate a diventare mangime per gli animali. Da quando diventano scarto, le buccette vengono caricate e portate dagli allevatori che decidono quale sia il metodo migliore per usarle: farle diventare insilato, mescolarle con altro mangime. Da Conserve Italia non c’è stoccaggio e il sottoprodotto viene portato via quasi in tempo reale dalla fabbrica. «Vista la grande quantità di buccette – aggiunge il direttore – abbiamo deciso di destinarne una parte per produrre energia elettrica da biomasse. Una scelta compiuta anche in altri stabilimenti del nord». «Valorizziamo i residui delle lavorazioni recuperando ogni anno 50. 000 tonnellate di sottoprodotti – sottolinea Pier Paolo Rosetti direttore generale Conserve Italia – che vengono destinate all’alimentazione zootecnica e alla produzione di energia. Questo è possibile con le buccette di pomodoro, con i residui di lavorazione di mais dolce, piselli, fagiolini, fagioli e legumi secchi, così come con i residui della frutta dove in particolare i noccioli di pesche, nettarine e albicocche vengono recuperati per la produzione di energia termica». Quella di Conserve Italia è «una filiera cooperativa 100% italiana e tre volte sostenibile: dal punto di vista economico, sociale e ambientale», dice Maurizio Gardini, presidente di Conserve Italia. 

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