Consumi fermi anche nel 2020, ma crescono le scelte green

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Consumi fermi anche nel 2020, ma crescono le scelte green

In calo junk food e carne rossa, perdono spinta cibo vegano e senza glutine

Il Sole 24 Ore

Ambiente, sostenibilità, salutismo. Ecco le tre direzioni verso cui cambieranno i consumi degli italiani nel 2020. Cambieranno, appunto. Perchè di crescita, anche per quest’anno, non se ne parla: +0,4% è il massimo che noi italiani riusciremo a spendere in più, un aumento tutto legato alla spinta in avanti degli under 35 e del Centro-Sud.

I dati arrivano dal sondaggio di fine 2019 Coop-Nomisma e dalle previsioni 2020 del Rapporto Coop sulla spesa degli italiani. Una spesa sempre più green: il 65% dei consumatori intervistati dice che quest’anno userà meno plastica, il 64% sembra intenzionato a sprecare di meno, mentre il 63% si ripromette di camminare di più a piedi e di spostarsi in maniera più ecologica, tanto che tra le categorie di acquisto fanno per la prima volta la loro comparsa i servizi di car sharing e i monopattini elettrici.

Al top delle spese obbligate e in aumento gli italiani mettono le bollette, il carburante e le spese per il trasporto e per i servizi sanitari. Ottemperate le quali, finalmente, si passa al cibo, ai viaggi e alla cura personale, vale a dire le tre categorie il cima alla lista dei desiderata. Al Sud, in particolare, quest’anno crescerà la spesa per il cibo della tradizione, ma anche per i prodotti bio salutistici, per quelli integrali e per i superfood.

Anche grazie all’esplosione dell’e-grocery e delle piattaforme come Glovo e Deliveroo, le previsioni di spesa alimentare degli italiani sono positive per i consumi domestici (+12% il saldo tra chi intende aumentarla e chi vuole diminuirla) e sono invece leggermente negative per quelle extradomestiche (-3%). Non è un caso che il servizio pasti a domicilio sia in testa alla classifica dei consumi e che l’aumento sia a due cifre soprattutto tra i più giovani.

In compenso, il junk food nel 2020 è dato nettamente in calo, con la spesa nei fast food che per il 22% degli italiani scenderà e con l’interesse per i piatti pronti che verrà meno per il 20% dei consumatori. Anche di carne rossa se ne mangerà meno, rimpiazzata dalle carni bianche e dai legumi, meglio se biologici. Vincono i prodotti integrali e i cereali alternativi, mentre perdono appeal rispetto agli anni scorsi i prodotti etnici, vegani, senza glutine e senza lattosio.

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