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Da Alia il nuovo impianto di biometano da rifiuti

il Sole 24 Ore

ECONOMIA CIRCOLARE

Da Alia il nuovo impianto di biometano da rifiuti

Silvia Pieraccini

Alia avvia la costruzione del più grande impianto in Italia per produrre biometano dai rifiuti organici delle raccolte differenziate, capace di trattare 160mila tonnellate all’anno. Il digestore anaerobico, investimento da 30 milioni, sorgerà a Montespertoli (Firenze) e una volta in funzione, nel 2022, consentirà alla principale azienda toscana di servizi ambientali (posseduta dai Comuni, in testa Firenze col 59%) di centrare due obiettivi: mettere fine all’”esportazione” di rifiuti organici fuori regione e ridurre l’inquinamento, visto che il carburante green prodotto (11milioni di metri cubi) servirà per alimentare i camion per la raccolta.

L’investimento di Alia è un tassello strategico nell’attuazione del piano industriale 2019-2024, che prevede la costruzione di un altro biodigestore da 105mila tonnellate a Peccioli (Pisa), in joint con la società Belvedere (investimento 35 milioni), e l’ingresso con una quota del 17% nella società Scapigliato che fa capo al Comune di Rosignano (Livorno), che costruirà un biodigestore a umido da 90mila tonnellate. «Si apre una grande opportunità per la Toscana – spiega Alessia Scappini, amministratore delegato di Alia, 2.500 dipendenti e un bilancio da 300 milioni di euro – superare l’arretratezza dal punto di vista degli impianti di trattamento dei rifiuti e proporsi come regione-modello dell’economia circolare. È un’opportunità di sviluppo che si attuerà non appena la Regione definirà la strategia sugli impianti per i rifiuti indifferenziati». L’occasione sarà l’aggiornamento del Piano regionale di settore, ormai scaduto. L’ipotesi esplorata finora, che dovrà essere confermata dalla nuova Giunta Giani (sempre a guida Pd), prevede di adeguare la raffineria Eni di Livorno per essere alimentata con un combustibile derivato dai rifiuti urbani (il Css), così da produrre un carburante rinnovabile.

«Dobbiamo ripensare i rifiuti come materie prime che alimentano un processo chimico – aggiunge Scappini – e Alia si propone come soggetto primario in Toscana proprio per dare gambe all’economia circolare, con un modello che si basa sulle ‘fabbriche del riciclo’». Alla vigilia dell’assemblea dei soci che rinnoverà il cda, l’Ad afferma: «Mi auguro che ci sia un mandato forte per completare il piano industriale, senza cambi di indirizzo. Sull’ambiente serve un soggetto che ragioni con approccio industriale».

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