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Discarica, braccio di ferro

Il Tirreno, Attualità

Oggi il Cda: Comune e Iren cercano un’intesa

Discarica, braccio di ferro

PIOMBINO. La discarica di Ischia di Crociano resta al centro del dibattito politico in città. Oggi è prevista la continuazione del consiglio di amministrazione iniziato lunedì e poi rinviato in attesa di trovare una sorta di accordo col Comune. Anche la ricapitalizzazione da parte dei soci privati (Navarra e Unirecuperi, gruppo Iren) è legata alle prospettive per l’azienda.In sostanza Iren ha proposto al Comune un ampliamento della discarica attuale da 0,8 a 1,2 milioni di metri cubi (da concordare), in cambio della bonifica della discarica Li53, la messa a disposizione degli impianti per la bonifica del Sin, il mantenimento di tutti i dipendenti e la messa in sicurezza complessiva dell’area post mortem.Il Comune chiede qualcosa in più: la riattivazione di un processo di trasformazione delle scorie che arriveranno dalla bonifica in “materiale di riempimento” da utilizzare per le grandi opere pubbliche. In sostanza quello che faceva, o avrebbe dovuto fare, il vecchio impianto Tap che produceva il “conglomix”, attraverso un processo di omogeneizzazione dei rifiuti con successiva conglomerazione cementizia. In questo modo ci sarebbe risparmio di spazio in discarica. Vedremo oggi se ci sarà una linea comune.Intanto, sempre per oggi, è attesa in città l’assessora regionale all’Ambiente Monia Monni. Sarà accompagnata a fare uno “scorie tour” nell’area del Sin. La nuova giunta vuole avere un quadro esatto della situazione, visto che il territorio chiede, da anni ormai, un intervento complessivo sul sito pesantemente inquinato.

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