Ecoballe, decisivo il 2020 «Serve subito il recupero»

Il food-to-go supera quota 1,3 miliardi di euro
4 Gennaio 2020
Legge di Bilancio 2020: le principali novità in materia di ambiente, territorio ed energia, spiegate
3 Gennaio 2020
Mostra tutti gli articoli

Ecoballe, decisivo il 2020 «Serve subito il recupero»

La Nazione

FOLLONICA Ecoballe, anche nel 2020 si continua a parlare dell’emergenza ambientale nel golfo di Follonica. Le operazioni di recupero dei rifiuti dovranno essere completate e solo così potrà essere scongiurato ikl pericvolo di una vera e propria invasione di rifiuti e plastuca sulla costa. Le 6,3 tonnellate di rifiuti contenuti in 56 “ecoballe”, trasportate dalla motonave IVY, sono finite in mare nel luglio 2015 al largo dell’isolotto di Cerboli in pieno Santuario Internazionale dei Mammiferi Marini Pelagos. L’allarme è quello più volte sollevato anche da Arpat e riguarda il rischio di deterioramento dei rifiuti compattati che giacciono sui fondali. Il carico proveniva dall’impianto Futura S.P.A. in località Strillaie, a Grosseto, dove i arrivano i rifiuti solidi urbani anche di Follonica. Tali rifiuti vengono poi trattati dall’impianto di Strillaie e quindi trasportati e imbarcati al porto di Piombino destinazione Est Europa con conseguenti costi ambientali. Circa un mese fa è stata presentata una mozione dal consigliere Giacomo Manni e firmata dai Gruppi consiliari del Partito Democratico e dal Gruppo Andrea Benini sindaco che impegna la giunta, affinché il comune di Follonica «si faccia portavoce delle nostre istanze nella task force presso il commissario straordinario, contrammiraglio Aurelio Caligiore, per far sì che questi rifiuti vengano recuperati senza indugio e quanto prima possibile; Valutando inoltre di schierarsi come parte civile qualora si avviasse un processo». La mozione, lo ricordiamo, chiedeva «che venga bonificato l’intero fondale interessato dal disastro, addebitando ai responsabili le spese di recupero e di bonifica dell’area interessata estendendo anche la possibilità di indennizzo ai pescherecci della flotta Follonichese anche per dare supporto alla pesca locale. Inoltre sarà importante attivarsi presso la Presidenza della Regione Toscana affinché sia riaperto l’iter per l’istituzione dell’Area marina protetta dell’Arcipelago Toscano dando nuovo impulso al Protocollo per la Gestione Ambientale del golfo di Follonica stipulato con i comuni di Scarlino e Piombino nel 2016. Affinché questi episodi non si verifichino nuovamente in futuro è importate esercitare maggiori azioni di controllo per una maggiore tracciabilità dal conferimento allo smaltimento finale dei rifiuti da parte della autorità competenti».

Chiamaci
Raggiungici