La Nazione
Ecoballe, «Una grande operazione»
Il sindaco Ferrari ringrazia tutti i protagonisti: recuperati dai fondali 32 metri cubi di plastica pressata
PIOMBINO Ecoballe, ne sono state recuperate 32, un successo nonostante mille difficoltà di un intervento avvenuto 5 anni dopo la dispersione del carico in mare. Il sindaco di Piombino Francesco Ferrari ha fatto visita al Centro operativo avanzato della Protezione civile, allestito alla stazione marittima. «Sono emozionato per la soluzione di un problema che sembrava insormontabile – ha commentato Ferrari – una battaglia che inizia da lontano, con la nostra denuncia di quella che era una bomba ecologica. È il successo di un impegno caparbio che abbiamo avuto, fin dal nostro insediamento, nel denunciare il pericolo. Abbiamo più volte ed in varie sedi lanciato il grido d’allarme per questa situazione, in controtendenza col silenzio assordante che c’era stato fino ad allora». Le operazioni, coordinate dal Dipartimento della Protezione civile, hanno visto impegnati, negli ultimi 4 mesi, la Marina militare, Ispra, Cnr, Arpat, la Regione Toscana, la Capitaneria di porto di Piombino, Arpa Sicilia, l’Autorità di sistema portuale e i piloti e gli ormeggiatori della città. «Oggi ringraziamo tutti i soggetti che, a vario titolo, hanno contributo al successo di questa operazione – ha concluso Ferrari – una macchina perfetta, sincronica, tra i vari protagonisti, guidati da una sinergia di intenti, ha portato ad un monitoraggio puntuale che ha scandagliato oltre 150 chilometri quadrati di fondale, più dell’estensione della città di Firenze. Le ecoballe recuperate sono un numero importante che va oltre le previsioni più rosee. Il tutto, portato a compimento nella totale sicurezza e senza il minimo disagio». m. p.
PRESTO LA DECISIONE
Sarà il commissario Angelo Borrelli a decidere sul termine della missione recupero dopo la riunione del comitato tecnico fissata per il 7 dicembre. Come ha spiegato l’ammiraglio Aurelio Caligiore, la decisione verrà presa in quella sede e per ora è premauturo parlare della fine delle operazioni. Sono state recuperate 32 ecoballe, ma rispetto alle 56 disperse ne resterebbero ancora 24 da individuare. E’ possibile che alcune balle siano state portate lontano dalla corrente, altre che si siano sfaldate o approdate su scogliere in luoghi isolati e non rilevate, ma bisognerà stabilire se prolungare le ricerche oppure dichiarare conclusa l’operazione che comunque ha avito successo togliendo dal mare tonnellate di plastica.