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Il Tirreno, Cronaca di Grosseto

FOLLONICA SULL’inceneritore

La maggioranza dice no alla riapertura dell’impianto

FOLLONICA. I consiglieri comunali di maggioranza hanno presentato un nuovo ordine del giorno in occasione dell’ultimo consiglio comunale per dire no all’incenerimento dei rifiuti nella piana di Scarlino. Enrico Calossi, Giacomo Manni e Mara Pistolesi hanno sottoscritto il documento dove viene ribadita la propria contrarietà alla presenza di impianti di incenerimento nella piana di Scarlino e nel territorio comunale di Follonica e dove viene affermato l’obiettivo di arrivare ad una gestione virtuosa dei rifiuti in un’ottica di economia circolare. «Il consiglio comunale ricorda che da sempre l’amministrazione comunale, con l’intesa di tutte le forze politiche del territorio, delle associazioni di categoria e dei cittadini, si è opposta all’attivazione di impianti di incenerimento nell’area industriale di Scarlino – dicono i tre consiglieri di maggioranza – Questa contrarietà si è manifestata con i numerosi documenti approvati, anche all’unanimità, dal consiglio ed è stata rafforzata anche dalle numerose sentenze della magistratura, non ultima quella del dicembre 2019, che hanno sospeso la messa in funzione dell’impianto». Nell’ordine del giorno viene auspicata una riduzione complessiva della produzione di rifiuti e ribadendo l’assoluta incompatibilità degli impianti di incenerimento, di qualsiasi natura siano, con la vocazione economica del territorio e con le attività industriali della piana di Scarlino.Inoltre è stata ricordata a Scarlino Energia la necessità di iniziare le attività di bonifica del sito, «ormai non più rimandabile, al fine di facilitare nuovi sviluppi che non siano legati in nessun modo ad azioni di incenerimento ma a nuovi modelli e cicli virtuosi per il trattamento ed il recupero dei rifiuti». Durante il consiglio comunale è poi stata ricordata anche la necessità di trovare una collocazione dignitosa e concreta per i lavoratori dell’impianto di Scarlino. Infine è stata auspicata la chiusura del ciclo dei rifiuti attraverso metodi virtuosi, senza dover fare ricorso ad impianti di incenerimento né al conferimento in discarica. —

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