I gironi della differenziata – Dall’inferno al paradiso, la classifica con le percentuali della raccolta

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I gironi della differenziata – Dall’inferno al paradiso, la classifica con le percentuali della raccolta

Il Tirreno, Cronaca di Grosseto

Dall’inferno al paradiso, la classifica con le percentuali della raccolta

Volano zona nord e Amiata, bene il capoluogo: «A ottobre al 60%»

I gironi della differenziata

Massimiliano Frascino Grosseto Ogni volta è come se si aprisse il vaso di Pandora. I dati certificati dall’Agenzia regionale recupero risorse (Arrr) sulla raccolta differenziata mettono sempre in evidenza che ci sono “buoni” e “cattivi”, ognuno dei quali ha una propria legittima interpretazione dei fatti. Anche quest’anno (dati certificati 2021) la provincia di Grosseto – che sta nell’ambito dell’Ato Rifiuti Toscana Sud – mette in evidenza performance di raccolta differenziata molto diverse da Comune a Comune. Con realtà che ottengono risultati eccellenti, anche solo rispetto all’anno precedente, e altre che sono praticamente al palo, con percentuali molto basse. Da tenere conto il fatto che l’ambito Toscana sud – coi suoi 104 Comuni – è quello che ha la performance complessivamente più bassa, 53, 33% di raccolta differenziata, a fronte del 67, 91% del Toscana centro, è del 67, 72% del Toscana costa (media regionale 64, 18%) . Fermo restando che l’obiettivo stabilito dalla legge è quello del 65%, che la Regione Toscana ha innalzato al 70%. Abbiamo provato a raggruppare i 28 Comuni maremmani in tre categorie: “paradiso”, “limbo” e “inferno”. A guardare la graduatoria, la differenza vera la fa il “manico”, o meglio: la tempestività con cui a suo tempo è stata decisa la riorganizzazione nel servizio di raccolta dei rifiuti urbani. Decisamente in paradiso, Arcidosso, Castel del Piano, Castell’Azzara, Magliano in Toscana, Roccastrada, Follonica, Monterotondo Marittimo e Montieri. Tutti sopra la soglia fatidica del 65%. Arcidosso ha addirittura esagerato, passando in un anno dal 44, 03 al 76, 53% (+32, 5%) . «Siamo davvero molto soddisfatti del lavoro svolto, e anche orgogliosi della collaborazione avuta da parte dei cittadini senza i quali certi risultati non si colgono – sottolinea Rachele Nanni, assessora all’ambiente del Comune amiatino -. Questo è il frutto di un lavoro partito nel 2019 per iniziativa del sindaco Marini in accordo con Sei Toscana, con l’installazione dei primi cassonetti nel 2020. C’è ancora qualcosa da registrare nelle frazioni, e non tutti i cassonetti sono di ultima generazione. Ma siamo sulla buona strada». Anche Castel del Piano ha fatto il botto, arrivando al 67, 50% di differenziata, con un incremento nel 2021 del 36, 96%. «Sono davvero dati straordinari – sottolinea l’assessore Renzo Rossi – di cui i cittadini sono i reali protagonisti. C’è da essere soddisfatti, ma il lavoro non si deve fermare. È necessario infatti porsi l’obiettivo non solo e non tanto sulla quantità, ma sulla qualità dei rifiuti conferiti. Poiché solo una raccolta differenziata di qualità apre la strada al riciclo, ed è proprio al massimo riciclo possibile dei materiali che dobbiamo mirare».Il Comune capoluogo nel 2021 non ha raggiunto certe vette, ma è cresciuto dell’11, 41%, arrivando al 55, 71%. «A ottobre di quest’anno – dice l’assessora all’ambiente Simona Petrucci – siamo già al 60%. Quest’anno siamo riusciti a dotare tutti i quartieri del nuovo sistema di raccolta differenziata, ed entro dicembre dovremmo concludere l’installazione dei nuovi cassonetti. Ci mancano ancora le aree rurali, che dovrebbero essere organizzate l’anno prossimo. Quando mi sono insediata ho trovato il deserto, e mi ero data l’obiettivo di arrivare alle percentuali previste dalla legge entro 10 anni; oggi posso dire che ce la faremo in 7 e questo è motivo di grande soddisfazione. Nel frattempo, stiamo lavorando a educazione e prevenzione con dieci persone fra ispettori ed educatori che lavorano per convincere le persone a conferire correttamente i rifiuti. Infine, siamo in attesa dell’assegnazione delle risorse con il bando del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), per poter realizzare il previsto centro di smaltimento dei rifiuti ingombranti». Diversi i Comuni che si trovano fra il 40 e il 60% di raccolta differenziata, decimale più decimale meno: Civitella Paganico, Castiglione della Pescaia, Pitigliano, Roccalbegna, Santa Fiora, Scansano, Semproniano, Sorano, Scarlino, Massa Marittima e Cinigiano. Le differenze sostanzialmente dipendono dallo stato di avanzamento dei progetti di riorganizzazione della raccolta differenziata. Nel suo complesso la provincia di Grosseto, però, rispetto a quelle di Siena e Arezzo – tutte all’interno dell’Ato Toscana sud – risulta a uno stadio meno avanzato di efficienza nella raccolta differenziata dei rifiuti. I tre Ambiti territoriali ottimali, peraltro, hanno tutti una produzione pro capite di rifiuti piuttosto elevata: 570 kg (Tce), 625 kg (Tco) e 613 (Tsu).

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