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La Nazione, Cronaca di Firenze 

Pop, prima classificata

Imballaggi ecologici nati dal pop corn

Massimiliano Petri: «Il nostro prodotto a differenza della plastica non inquina»compo

Imballaggi completamente compostabili realizzati con popcorn racchiusi in fibre di mais. E’ l’idea della startup Pop, che ha vinto l’edizione 2021 del Premio Cambiamenti. 

«La nostra è una sfida ardita: cercare di ridurre la produzione di plastica a livello nazionale e europeo, ma anche mondiale. Siamo abituati a lavorare per ottenere risultati verso quello che potrebbe essere un modo diverso di fare impresa», spiega il direttore generale di Pop, Massimiliano Petri. L’impresa, che ha sede a Firenze e produce a Piombino, è nata da un caso fortuito. Roberto Guagni, amministratore delegato e fondatore della startup, si occupa da oltre trent’anni di distribuzione di mais scoppiato. 

Un giorno, uno dei mezzi che trasportavano macchinari per la produzione di pop corn si è ribaltato. All’apertura dello sportellone, la sorpresa: i macchinari in metallo e vetro erano tutti perfettamente integri. A salvarli, i popcorn sui quali erano caduti. «Da qui l’idea – afferma il direttore generale – di sviluppare un prodotto in grado di sostituire gli imballaggi classici, fatti di plastica, che non viene tutta smaltita, ma finisce nei mari, dove è ingerita dai pesci che noi mangiamo». «Si producono oltre 400 milioni di tonnellate l’anno di plastica, per buona parte – prosegue Petri – utilizzata per gli imballaggi». 

Il prodotto di Pop, invece, non inquina, è brevettato e ha ottenuto certificazioni superiori ai classici imballaggi. «Abbiamo già tre linee di produzione – dice il direttore generale – e ci stiamo attrezzando per lavorare con la grande distribuzione e con le aziende che producono cristalli, vasi, abbigliamento, prodotti alimentari». 

Un esempio di startup che funziona, su un territorio, quello fiorentino e toscano, dove l’innovazione non è poi così diffusa. Perché? «Purtroppo – risponde Petri – chi ha un’idea si blocca subito di fronte alle prime difficoltà. Io dico, invece, mai arrendersi perché noi siamo un grande popolo con grandi menti». mo. pi. 

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