In anteprima il progetto dettagliato del futuro biodigestore nel comune di Rufina. 

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La Nazione, Cronaca di Firenze 

A Selvapiana i rifiuti diventeranno energia

In anteprima il progetto dettagliato del futuro biodigestore nel comune di Rufina. 

L’investimento complessivo è di oltre 28 milioni

RUFINA di Leonardo Bartoletti 

Un nuovo impianto all’avanguardia per trasformare i rifiuti organici in energia. Un progetto di AER – Ambiente, energia, Risorse, società che si occupa del ciclo dei rifiuti inValdisieve e nel Valdarno fiorentino -, sostenuto da tutti i comuni della zona e con il quale la Valdisieve si candida a diventare esempio virtuoso in ambito nazionale. Un investimento pari a circa 28 milioni di euro, per un impianto nuovo e all’avanguardia che tratterà fino a 40mila tonnellate di rifiuto organico all’anno, che si inserisce perfettamente nei dettami dell’economia circolare, rendendo la Valdisieve punto di riferimento per il trattamento e il riciclo dei rifiuti organici. L’impianto di Selvapiana diventerà infatti un biodigestore, con una tecnologia innovativa che chiuderà definitivamente il ciclo dei rifiuti in entrata, trasformando l’organico non in compost ma in biochar, ovvero materiale ricco di carbonio che va ad arricchire i terreni di sostanza organica. Il processo di trasformazione dell’organico in biochar porterà anche alla produzione di biometano – da mettere in rete o usare come fonte di energia rinnovabile all’interno dei cicli produttivi dell’azienda – ed anidride carbonica alimentare. Un progetto ambizioso, quello presentato da AER, grazie alla collaborazione del Consorzio Re-Cord – che si occupa di ricerca ed applicazione delle energie rinnovabili, che ha come capofila l’Università di Firenze e rispondente alle linee guida dei bandi Pnrr in materia di transizione ecologica. L’obiettivo è quello di vedere l’impianto realizzato ed a regime entro il 2026, comunque indipendentemente dall’ottenimento dei fondi. «Crediamo fortemente in questo progetto, la cui eccellenza è testimoniata dalla presenza del Consorzio Re-Cord nel team che lo ha ideato e progettato – dicono i Sindaci dei Comuni soci di AER – perché doterà la Valdisieve di un impianto all’avanguardia, che consentirà di trasformare i rifiuti organici sul territorio, nel segno della transizione ecologica, senza più portarli in altre regioni o all’estero. Rispondendo perfettamente al principio di prossimità, rispettando l’ambiente ed allineandoci alle richieste europee. «Oltre a questo, la realizzazione dell’impianto ci consentirà di rilanciare un’area, dandole una destinazione completamente sostenibile. Il progetto si sostiene già attraverso il proprio piano finanziario e si realizzerà indipendentemente dai fondi del Pnrr perché – continuano i sindaci – è un’occasione che proietta la Valdisieve come territorio all’avanguardia, che compie un gesto concreto verso la transizione ecologica. Il progetto dell’innovativo biodigestore sarà presentato alla popolazione dei Comuni interessati con un’assemblea pubblica, in programma a Villa Poggio Reale a Rufina il prossimo lunedì 4 aprile, alle 21. Durante l’assemblea, a cui parteciperanno i sindaci, saranno illustrate le caratteristiche tecniche ed il funzionamento dell’impianto.

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