Incendio a Futura, danni «ingenti» ma nessun pericolo per popolazione e ambiente

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Incendio a Futura, danni «ingenti» ma nessun pericolo per popolazione e ambiente

Greenreport.it

Incendio a Futura, danni «ingenti» ma nessun pericolo per popolazione e ambiente

L’obiettivo ora è «garantire la continuità del servizio di ricevimento dei rifiuti, anche se la produzione di Css potrebbe essere interrotta per un tempo che non è ancora possibile stabilire

Nessun ferito ma «danni ingenti» all’impianto di selezione e compostaggio dei rifiuti urbani di Futura, interessato da un incendio divampato la notte tra venerdì e sabato.

Come spiegano dalla società, controllata dalla multiutility Iren, le cause dell’incendio sono «tuttora in corso di accertamento» ma i danni alla sede delle Strillaie (Grosseto) sono purtroppo chiari: le fiamme hanno colpito «l’impianto di trattamento dei rifiuti indifferenziati e hanno investito il capannone ed i sistemi tecnologici – tramogge, nastri trasportatori e presse – che servono alla selezione dei rifiuti per la produzione di Css (Combustile solido secondario)».

La catena del sistema di controllo ha funzionato in modo corretto, evitando scenari peggiori: la guardia notturna ha infatti immediatamente avvisato il 118 per lanciare l’allarme da cui è partito tutto il sistema di soccorso che visto impegnati in forze i vigili del fuoco – che sono intervenuti anche da fuori provincia – la protezione civile, i vigili urbani, la polizia.

Anche l’Arpat è prontamente intervenuta per verificare se vi fossero problemi di natura ambientale e di emissioni pericolose in atmosfera, ma «nonostante l’incendio abbia interessato il capannone in cui vengono conferiti i rifiuti indifferenziati da avviare a selezione, non sono stati ravvisati particolari pericoli per la popolazione e per l’ambiente circostante», precisano da Futura.

«Vorrei ringraziare – commenta il sindaco di Grosseto, Antonfrancesco Vivarelli Colonna – tutti coloro che si sono tempestivamente adoperati per gestire l’evento. Ancora una volta, il nostro sistema di risposta all’emergenza si è rivelato immediato ed efficace».

Al momento dell’incendio l’impianto non era in funzione e quindi fortunatamente nessuna persona è rimasta coinvolta, ma resta la necessità di riportare rapidamente in funzione un impianto che è fondamentale per gestire i rifiuti urbani delle province di Grosseto e di sei comuni della Val di Cornia.

Da quest’areale arrivano infatti a Futura molti rifiuti solidi urbani che i cittadini generano ogni giorno: indifferenziati, Forsu e sfalci.

Con questi flussi in ingresso, alle Strillaie un Tmb da 140mila ton/anno – interessato dall’incendio – produce combustibile solido secondario (Css) e frazione organica stabilizzata (Fos) a partire da rifiuti urbani indifferenziati; nella sezione di compostaggio da 33mila ton/anno per sfalci verdi e frazione organica differenziata dei rifiuti urbani, invece, Futura produce inoltre compost di qualità.

Quello delle Strillaie rappresenta dunque un polo impiantistico di peso all’interno della dotazione impiantistica presente nell’Ato Toscana sud, a maggior ragione dopo l’investimento da 26 mln di euro annunciato un anno fa dalla proprietà per realizzare un nuovo biodigestore anaerobico, in grado di valorizzare al meglio la frazione organica dei rifiuti ottenendo biometano e compost.

Oggi però l’attenzione è ovviamente rivolta al presente. I dirigenti dell’impianto, che hanno immediatamente raggiunto la sede di Futura alle Strillaie per seguire direttamente gli interventi di spegnimento e di messa in sicurezza, si sono già attivati con l’Ato e con il gestore dei servizi d’igiene urbana sul territorio (ovvero Sei Toscana) per «mettere in atto tutti gli strumenti necessari per garantire la continuità del servizio di ricevimento dei rifiuti, anche se la produzione di Css potrebbe essere interrotta per un tempo che non è ancora possibile stabilire».

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