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Inceneritore, le proposte per ripartire

Il Tirreno, Cronaca di Grosseto

Addio alle vecchie linee, combustione a griglia, ipotesi di un impianto per il recupero inquinanti: Iren apre il confronto

Inceneritore, le proposte per ripartire

Massimiliano Frascino

Scarlino. La vicenda dell’inceneritore – cogeneratore di Scarlino Energia si arricchisce di un nuovo capitolo. L’altro giorno infatti sono planati in Maremma l’amministratore delegato di Iren Ambiente, Eugenio Bertolini, e Alfredo De Girolamo, presidente di Cispel Confservizi Toscana. I due si sono mossi sottotraccia per tenere colloqui riservati e sondare il terreno su una nuova ipotesi che inizia a farsi strada, e che avrebbe lo scopo di venire incontro ad alcune istanze del territorio. Stando ai rumors che inevitabilmente filtrano, Iren Ambiente avrebbe messo sul tavolo la disponibilità a rinunziare al «revamping» (ristrutturazione) delle vecchie linee di combustione a letto fluido che tanta diffidenza hanno sempre suscitato, per realizzare solo l’impianto nuovo di zecca con linee di combustione a griglia. Parallelamente ci sarebbe la disponibilità a realizzare in partnership con la Sol.Tre.Co Srl del Gruppo Solmar presieduto dall’ingegner Luigi Mansi, un impianto per il trattamento e recupero di terreni e materiali inquinati derivanti da bonifiche ambientali.Un tipo di attività industriale “green” che sarebbe coerente con lo sviluppo dell’economia circolare auspicato lunedì scorso dal sindaco di Follonica Andrea Benini, proprio sulle pagine de Il Tirreno. L’obiettivo del colosso che ha sede a Piacenza, sarebbe quello di far capire che Iren vuole fare investimenti che abbiano un impatto sul territorio, anche in termini occupazionali. «Iren – spiega il sindaco di Massa Marittima Marcello Giuntini, confermando che gli incontri ci sono stati – deve capire che non può pensare di perseguire la “politica del carciofo”, ma che deve trattare sul piano generale rispetto alla politica di gestione complessiva del piano dei rifiuti, perché ci sono diverse questioni aperte. Come, ad esempio, quella della riconversione dell’impianto delle Strillaie dove si producono compost e Css (combustibile solido secondario). Il fatto che l’azienda incontri i sindaci è una cosa a mio avviso positiva, perché dimostra di cercare un’interlocuzione vera con il territorio e dà prova di voler essere un soggetto affidabile». Sul merito delle proposte, ovviamente, Giuntini non esprime alcun giudizio. Ma fa una battuta che dice molto: «Mi rendo perfettamente conto che per me, sindaco di Massa Marittima, è più facile fare la parte del “poliziotto buono”. E so che è giusto che altri facciano la “parte del poliziotto cattivo”. Consapevoli tutti che abbiamo il compito di rappresentare al meglio le istanze di questo territorio».Abbottonatissima la sindaca di Scarlino, Francesca Travison, che il cogeneratore ce l’ha in casa: «Io in Comune non ho incontrato ufficialmente nessuno. Non ho nulla da dire», taglia corto.Andrea Biondi, sindaco di Gavorrano che per primo ha dichiarato pubblicamente di essere aperto senza pregiudizi al confronto di merito con Iren Ambiente, invece, conferma indirettamente che la scorsa settimana ci sono stati incontri. «Sì lo sapevo, certo. Da me non sono venuti in questa fase, ma non ne avevano bisogno. Ho già detto pubblicamente di avere incontrato la società e come la penso su questa vicenda».

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