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Investimenti per 3,7 miliardi sostenibilità e occupazione Iren accelera sul nuovo piano

La Stampa

Dall’economia circolare al concetto di «Multicircle Economy», un approccio multi-business introdotto da Iren nel nuovo piano industriale al 2025 in cui diverse attività condividono il valore dell’uso responsabile delle risorse.

È un cambiamento di prospettiva essenziale per il gruppo, che è stato valutato nell’ambito dello studio: «Il valore della multicircle economy per lo sviluppo sostenibile del Paese», realizzato da The European House – Ambrosetti. Secondo il multicircle index elaborato dai ricercatori, che è in grado di misurare le performance di ciascuna multiutility nell’ambito della filiera della circolarità nei diversi business, Iren è la prima italiana in termini di sviluppo e integrazione dei principi dell’economia circolare nei diversi ambiti di attività. Il gruppo ha ottenuto il primato per crescita degli investimenti nell’ultimo quinquennio, posizionandosi tra le top-25 grandi aziende italiane per volume di investimenti nel 2019 con la previsione di investire 3,7 miliardi di euro in base al piano industriale 2020-2025 (+75% rispetto agli investimenti effettuati tra il 2014-2019). Di questi, 2,1 miliardi saranno a supporto della strategia di multicircle economy. La crescita dimensionale di Iren ha generato, inoltre, ricadute positive per il Paese e per i territori di riferimento. Più nel dettaglio, l’attivazione delle filiere di fornitura e subfornitura da parte di Iren genera un contributo al Pil complessivo di 2,7 miliardi e circa 30mila posti di lavoro. Iren è inoltre la terza multiutility italiana per clienti serviti, tra le top-25 aziende industriali italiane per volume dei ricavi e quinta tra le grandi aziende italiane per crescita dei ricavi dal 2015: nel 2019 è arrivata a rifornire 646 Comuni in 9 regioni per un totale di circa 5,7 milioni di abitanti, quasi il 10% della popolazione italiana. «I numeri di questo studio – commenta il presidente di Iren, Renato Boero – fotografano l’importanza a livello nazionale di un gruppo di rilevanza sistemica sotto il profilo dimensionale ed economico. Oggi Iren ha l’ambizione di essere un attore chiave a livello nazionale per abilitare lo sviluppo dei territori serviti aiutandoli ad affrontare le sfide di transizione energetica, di economia circolare e i nuovi scenari di innovazione nei servizi». Il piano di investimenti è coerente con il ruolo che si ritiene possano avere le utility per la ripresa italiana. L’ingente mole di risorse che saranno messe in campo, circa 50 miliardi in 5 anni, garantisce l’ammodernamento delle reti e degli impianti e un’accelerazione nello sviluppo di asset strategici. «La continua crescita registrata negli ultimi anni ha consentito a Iren di essere sempre più pronta a cogliere le sfide del settore – spiega Massimiliano Bianco, Ad Iren-. Il futuro si giocherà sulla capacità di dare risposte alle nuove sfide delle città italiane come la competitività, la sicurezza, l’inquinamento, la mobilità. In questo scenario – conclude Bianco – Iren vuole affermare la propria leadership nella sostenibilità».

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