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La Nazione

Iren si prepara alla gestione di Sei Toscana

A fine ottobre il closing su Unieco Holding Ambiente, la multiutility approva il piano industriale con investimenti da 3,7 miliardi

TORINO «Nel settore rifiuti l’acquisizione di Unieco Ambiente permetterà al gruppo un’importante crescita in Toscana meridionale dove è servito un milione di persone e dove è previsto uno sviluppo anche nel trattamento dei rifiuti speciali». E’ il passo della relazione di Massimiliano Bianco, ad del gruppo Iren, relativa all’affare rifiuti nella Toscana del sud e all’appalto da 3 miliardi di euro per gestire il servizio di raccolta nel 103 Comuni dell’Ambito territoriale ottimale. Una frase inserita in un lungo elenco di progetti, piani di investimento, strategie e filosofie che la multiutility leader in Piemonte, Emilia Romagna e Liguria, cercherà di concretizzare da qui al 2025. Bianco punta a fare di Iren l’operatore leader nella sostenibilità attraverso lo sviluppo dell’economia multicircolare, «confermando il radicamento nei territori di riferimento e l’essere motore propulsivo delle economie locali». Nel prossimo quinquennio il gruppo prevede di investire 3,7 miliardi di euro e di generare profitti attorno a 1,16 miliardi di euro, un incremento di 240 milioni rispetto al 2019. «Il Piano Industriale al 2025 testimonia la volontà del Gruppo di proseguire nel percorso di crescita intrapreso negli ultimi anni, più che raddoppiando gli investimenti, con importanti ricadute sui territori in cui operiamo in termini di creazione di valore e la consapevolezza di poter contribuire in maniera significativa alla fase di rilancio del Paese. Abbiamo l’ambizione di crescere a livello nazionale e vogliamo affermare la leadership di Iren nella sostenibilità», ha ribadito Renato Boero, Presidente del Gruppo Iren. Una crescita che avverrà anche esportando le eccellenze raggiunte in ambito rifiuti ed efficienza energetica. Dei 3,7 miliardi di investimenti previsti al 2025, il 40% (1,6 miliardi) è orientato ai settori regolati al fine di potenziare, ammodernare, digitalizzare i servizi a rete, con particolare focus sugli impianti di depurazione in area ligure, e di migliorare la qualità del servizio della raccolta rifiuti urbani. Un altro 40% è composto da investimenti di sviluppo destinati a favorire la crescita dimensionale del Gruppo e riguardano prevalentemente il settore ambientale tramite lo sviluppo di impianti di selezione e trattamento, l’estensione delle reti di teleriscaldamento, la nuova linea a ciclo combinato della centrale termoelettrica di Turbigo e i progetti di smart solution e digitalizzazione. Entrambi i capitoli riguardano il rapporto futuro con Sei Toscana e Sienambiente. Il closing dell’acquisizione di Unieco è previsto per fine ottobre, ma il management di Iren ha già cominciato ad accendere i riflettori sulle partecipazioni societarie di Unieco, tramite Sta, in Sienambiente e Sei Toscana. Sul fronte degli investimenti l’intenzione di Iren sarà di dare corpo alla multicircular economy, realizzando impianti di selezione e recupero di carta, plastica e frazione organica. Partendo dai biodigestori già progettati da Sienambiente. Sul versante della governance ci sarà tempo per riparlarne.

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