Greenreport
La crescita esponenziale dei casi Covid-19 sta creando difficoltà anche alla gestione rifiuti
Le aziende di settore hanno avviato un tavolo di confronto assieme alla Regione Toscana per affrontare le criticità: in arrivo una nuova ordinanza
In Toscana continuano a crescere i cittadini positivi al coronavirus Sars-Cov-2 – si tratta di 57.680 casi, oggi 2.592 in più rispetto a ieri – e insieme alla pandemia da Covid-19 crescono anche le difficoltà di gestire i rifiuti che producono le persone in quarantena: per questo la Regione e le aziende d’igiene urbana hanno aperto un tavolo di confronto per capire come affrontare la situazione.
«La crescita esponenziale dei contagi Covid sta causando un numero ogni giorno più alto di richieste di ritiro a domicilio dei rifiuti prodotti dagli utenti positivi in quarantena – spiegano Alfredo De Girolamo, presidente di Confservizi Cispel Toscana, e Alessia Scappini, coordinatrice Ambiente dell’Associazione e ad di Alia – Per questo è operativo un tavolo tra i gestori del settore ambientale e la Regione Toscana, con l’obiettivo di rivedere l’Ordinanza n.13/2020 al fine di adattarla ai numeri ed alle necessità attuali».
Seguendo infatti le indicazioni arrivate dall’Istituto superiore di sanità (Iss), sin da marzo anche in Toscana sono cambiate le modalità di gestione rifiuti dei soggetti in quarantena, in modo da ridurre i rischi di diffusione del contagio. Per questo l’ordinanza regionale prevede che gli utenti positivi al Sars-Cov-2 non debbano utilizzare i normali sistemi di raccolta e conferimento rifiuti, ma utilizzare un apposito servizio dedicato, senza differenziare i propri rifiuti; le aziende di settore si sono dunque adeguate alla nuova metodologia, predisponendo kit per il ritiro dei rifiuti al domicilio delle persone in quarantena.
Gli sforzi messi in campo finora hanno pagato, permettendo di non interrompere mai un servizio pubblico essenziale alla cittadinanza neanche durante la fase più acuta della crisi sanitaria durante la prima ondata della pandemia. Adesso però i numeri dei contagiati continuano a crescere, ed è necessario mettere in campo nuovi strumenti per affrontare la situazione.
«I gestori delle aziende pubbliche toscane di igiene ambientale – spiegano De Girolamo e Scappini – stanno ottemperando con grande impegno ai servizi di ritiro domiciliare a fronte dei nominativi che sono trasmessi dalla struttura sanitaria ai Comuni: l’incremento delle richieste nelle ultime due settimane ha reso necessario rivedere le modalità di attivazione e gestione di tali servizi, in modo da affrontare al meglio questa nuova ondata di emergenza sanitaria, rendendo più efficiente la risposta per gli utenti in quarantena e salvaguardando la sicurezza dei dipendenti e dei cittadini. Le variazioni delle modalità di servizio saranno rese pubbliche non appena sarà resa operativa la nuova Ordinanza della Regione Toscana».