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L’Italia si conferma regina del riciclo

La Repubblica

Il rapporto del Consorzio nazionale imballaggi

L’Italia si conferma regina del riciclo

— A.C.

Il recupero di materiali ed energia supera l’82 per cento. Siamo leader in Europa

Le bollette sono da infarto, ma senza il recupero degli imballaggi andrebbe peggio. Facendo attenzione a buttare lattine e giornali, ogni anno risparmiamo l’energia elettrica che consumano 7 milioni di famiglie. Ottenendo benefici per oltre un miliardo e mezzo di euro. Tagliando una quantità di CO2 pari a quella emessa in 11 mila tratte aeree Roma-New York – Roma. Ed evitando l’estrazione di circa 5 milioni di tonnellate di materia vergine, l’equivalente di 339 Torri di Pisa. Sono i dati dell’ultimo rapporto di sostenibilità del Consorzio nazionale imballaggi (Conai). Una cifra a cui si arriva sommando le prestazioni di riciclo nei vari settori. Per l’acciaio sono 285 mila tonnellate, corrispondenti a 739 treni Frecciarossa. Per l’alluminio 16 mila tonnellate, pari a circa 1,5 miliardi di lattine. Per la carta un milione e 318 mila tonnellate, il corrispettivo di 528 milioni di risme di fogli formato A4. Per il legno 916 mila tonnellate, l’equivalente di 42 milioni di pallet. Per la plastica 519 mila tonnellate, che corrispondono a 11 miliardi di flaconi in Pet per detersivi da un litro. Per la bioplastica 140 mila tonnellate, cioè 28 milioni di sacchi di terriccio da 20 litri. Per il vetro un milione e 796 mila tonnellate, pari a 5 miliardi di bottiglie di vino da 0,75 litri.

«L’Italia è leader a livello europeo in questo settore dell’economia circolare: siamo il primo fra i grandi Paesi per riciclo pro-capite degli imballaggi », osserva il presidente del Conai Luca Ruini. «E i risultati si vedono. Dobbiamo impegnarci sempre di più nel guardare alle nostre città come a vere e proprie miniere urbane che producono risorse, ma anche continuare a incentivare l’ecodesign, per offrire al mercato imballaggi sempre più sostenibili e facilmente riciclabili».

Nel 2021 l’uscita dai lockdown ha aumentato gli imballaggi immessi sul mercato, ma il riciclo ha tenuto: 10 milioni e 550 mila tonnellate di packaging hanno avuto una seconda vita, è il 73,3% degli imballaggi immessi sul mercato. Un risultato che supera di molto il 65% di riciclo totale chiesto dall’Europa entro il 2025.

Se alle cifre dell’avvio a riciclo si sommano quelle del recupero energetico, i numeri crescono: nel 2021 l’Italia supera l’82% di imballaggi recuperati, ossia più di 11 milioni e 800 mila tonnellate. Una performance che – secondo uno studio della Bocconi e del Wuppertal Institut condotto analizzando 28 organizzazioni che si assumono la responsabilità della gestione dei rifiuti di imballaggio – avviene a costi più bassi rispettoad altri Paesi. «È un esempio concreto dell’eccellenza dell’Italia nel sistema di gestione degli imballaggi», ha commentato il commissario europeo per l’Economia Paolo Gentiloni. «Sui temi dell’economia circolare l’Italia spicca nel confronto europeo. La necessità di accelerare il passaggio verso l’economia circolare, del resto, non è mai stata così chiara e urgente: l’estrazione e la lavorazione delle risorse materiali sono responsabili della metà delle emissioni di gas serra e del 90% della perdita di biodiversità».

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