Metano “verde” dagli scarti agricoli Parte la prima coop

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Metano “verde” dagli scarti agricoli Parte la prima coop

La Repubblica 

Metano “verde” dagli scarti agricoli Parte la prima coop

Dalla benzina “verde” al metano “verde”. Con la differenza, tutt’altro che trascurabile, che la prima contiene sostanze dannose alla salute, mentre il secondo è di gran lunga più pulito. Entro fine anno camion e auto potranno funzionare con un gas di origine biologica ricavato da deiezioni animali o da sottoprodotti derivanti da colture come la bietola, il mais, la soia o il sorgo. Per produrlo si sono messe assieme in cooperativa venti aziende del settore agricolo e zootecnico sparse tra Emilia, Lombardia, Veneto, Piemonte, valle d’Aosta, Trentino Alto Adige, Campania e Puglia. L’obiettivo molto ambizioso è di produrre 100 milioni di metri cubi di biometano annui, con un investimento di 130 milioni in grado di far viaggiare oltre duemila camion.

Tutto ciò tenendo presente l’obiettivo di ridurre le emissioni di anidride carbonica, il principale gas serra. Di fatto si tratta di usare la materia organica trasformandola in combustibile, evitando così di bruciare metano o altra sostanza di origine fossile. Nei grossi allevamenti zootecnici, per esempio, le deiezioni animali solide e liquide possono essere sfruttate con appositi impianti per ricavarne metano. Il vantaggio, oltre a ciò che si diceva, è che i gas che esalano da tampe e concimaie sono essi stessi produttori di effetto serra e quindi del riscaldamento globale, ma in questo modo vengono utilizzati riducendone l’impatto sull’atmosfera. Entro l’anno, accanto ai distributori di metano per autotrazione che già esistono, si potrà trovare anche l’insegna ” Verdemetano” e l’utente potrà scegliere se riempire le bombole di gas fossile o di biogas. « I nostri principali mercati – spiega il presidente della neo-cooperativa Piero Gattoni – sono il trasporto pesante e le navi, vale a dire le modalità di movimento delle merci più difficilmente elettrificabili». E quello delle venti aziende di partenza non è che il primo nucleo di produttori si spera sempre più numeroso. « Siamo una cooperativa aperta – precisa ancora Gattoni – dunque auspichiamo giungano nuovi soci».

D’altra parte, la produzione di energia da biogas è una pratica già in auge in molte aziende agricole benché finora finalizzata a generare elettricità. Il metano aziona un motore termico tradizionale che a sua volta muove un alternatore. Quest’ultimo rende l’azienda parzialmente o totalmente autosufficiente in fatto di energia. In questa prima fase ” Verdemetano” lavorerà a braccetto con gli operatori che già dispongono di stazioni di rifornimento, in seguito potrebbe dare vita a una rete propria. Per il trasporto del biogas sarà necessario un impianto di liquefazione del metano in modo da poter concentrarlo e economizzare sui costi. Anche i camion e i bus sono ormai attrezzati con serbatoi di metano liquido. — v.v.

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