Pnrr, dal ministero dell’Ambiente incentivi a 160 “progetti faro” sull’economia circolare

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Pnrr, dal ministero dell’Ambiente incentivi a 160 “progetti faro” sull’economia circolare

Greenreport
Pnrr, dal ministero dell’Ambiente incentivi a 160 “progetti faro” sull’economia circolare
In arrivo risorse per 450 mln di euro, in attesa del decreto che distribuisca anche quelle relative a
distretti circolari e riciclo delle plastiche
Il ministero dell’Ambiente ha pubblicato ieri tre decreti, per l’assegnazione di gran parte delle risorse Pnrr
stanziate sui “progetti faro” sull’economia circolare.
Per la linea A, che promuove l’ammordernamento e la realizzazione di nuovi impianti per i rifiuti elettrici ed
elettronici (Raee), comprese pale di turbine eoliche e pannelli fotovoltaici, sono 67 i progetti finanziati. Sono
invece 70 quelli selezionati per la linea B, riguardante l’impiantistica per la raccolta, logistica e riciclo dei
rifiuti in carta e cartone. Infine, altri 23 progetti troveranno compimento attraverso la linea D, per
l’infrastrutturazione della raccolta di frazioni tessili e la realizzazione di veri e propri “hub” del tessile.
Manca all’appello la linea C, per la quale il ministero dell’Ambiente che il decreto sarà adottato entro il 20
febbraio, al «completamento delle verifiche amministrative necessarie». In questo caso si tratta di risorse
destinate a sostenere il riciclo dei rifiuti plastici (attraverso riciclaggio meccanico, chimico, “Plastic Hubs”),
compresi i rifiuti di plastica in mare (marine litter); in particolare, la linea C incoraggia anche progetti di
simbiosi industriale sotto forma di “distretti circolari”.
Una volta che verrà pubblicato anche questo decreto si completerà in questo modo l’elenco dei soggetti
destinatari dei 600 milioni di euro (150 per ciascuna linea) che il Pnrr mette a disposizione nel settore del
riciclo, che dovranno diventare realtà ed essere messi in funzione entro il primo semestre 2026.
«Le nostre filiere del riciclo – commenta il ministro dell’Ambiente, Gilberto Pichetto – rappresentano un
esempio virtuoso e vincente in Europa: un mondo sempre attento all’innovazione per raggiungere le migliori
performance ambientali. L’impegno di tante realtà territoriali potrà meglio qualificare l’Italia quale Paese di
riferimento nelle buone pratiche per l’economia circolare».

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