Podere Rota, stop ai rifiuti da fine settembre

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Podere Rota, stop ai rifiuti da fine settembre

La Nazione, Cronaca di Arezzo
Podere Rota, stop ai rifiuti da fine settembre
Lo ha comunicato il sindaco Vadi nel corso dell’ultima seduta del Consiglio comunale dove è tornata
sulla questione discarica
di Francesco Tozzi
SAN GIOVANNI
Si concluderà entro il mese di settembre il conferimento dei rifiuti urbani a Podere Rota. Lo ha comunicato il
sindaco di San Giovanni Valentina Vadi, che nel corso dell’ultima seduta del Consiglio comunale è tornata
sulla questione discarica per fare il punto della situazione. L’assemblea di Ato Sud, nel dicembre del 2021,
aveva indicato l’esaurimento degli attuali volumi entro luglio 2022, ma le operazioni termineranno
orientativamente entro pochi giorni. C’è attesa inoltre per la convocazione della conferenza dei servizi
sull’ampliamento del sito per accogliere rifiuti speciali non pericolosi. A breve, almeno così ha fatto intendere
la Regione nella documentazione prodotta ad agosto, si dovrà tenere infatti l’incontro tra le amministrazioni
pubbliche e gli altri enti coinvolti, «convocato e rinviato tra il 2021 e i primi mesi del 2022 per ben quattro
volte» ha sottolineato il primo cittadino. Una data potrebbe spuntare fuori già entro la fine di questo mese.
«L’indagine sull’area e la conseguente bonifica non sono concluse e di questo la Regione dovrà tenere
conto nell’ambito della conferenza dei servizi che si aprirà a breve. Laddove non ci fosse una chiara
definizione della situazione del terreno e della bonifica, non sussistono a mio avviso le condizioni ambientali
necessarie per autorizzare l’ampliamento della discarica» ha ricordato Vadi, facendo riferimento alla
comunicazione della Regione Toscana che ha respinto la richiesta di Csai di un’ulteriore dilazione della
sospensione del Procedimento autorizzatorio unico regionale. Lo scorso 18 febbraio il gestore dell’impianto
aveva chiesto alla Regione la sospensione del Paur in attesa di un piano di caratterizzazione approfondito
che potesse ricostruire la situazione relativa all’intera area. Una decisione presa a seguito dei rapporti di
ispezione ambientale e dei rilievi di Arpat Arezzo del 2020 e del 2021 che evidenziavano una potenziale
contaminazione delle acque sotterranee. Il Paur fu sospeso per procedere a verifiche rigorose sul terreno
della discarica, stabilire se vi fosse inquinamento, chi ne fosse il responsabile e, in caso di conferma dei
rilievi di Arpat, procedere alla bonifica del sito. La Regione, a febbraio scorso, accordò a Csai 6 mesi di
tempo per muoversi nella direzione indicata e il termine era il 18 agosto. Ma l’ente toscano non ha concesso
il tempo suppletivo adducendo una serie di motivazioni normative e annunciando che procederà alla
convocazione della prima riunione di conferenza dei servizi. «Già la richiesta di sospensione avanza da Csai
ed accolta dalla Regione Toscana a febbraio scorso aveva costituito un segnale importante in tutta questa
lunga vicenda relativa al progetto di ampliamento della discarica per rifiuti speciali non pericolosi di Podere
Rota – ha proseguito il sindaco – Si riconosceva, per la prima volta, la necessità di mettere in atto tutte le
procedure necessarie ad indagare ed approfondire la situazione dell’area sulla quale sorge la discarica,
dopo la copiosa documentazione di Arpat Arezzo e dopo il lavoro puntuale portato avanti per due anni da
istituzioni, cittadini, associazioni. Dopo quasi due anni sono fiduciosa di poter avere un quadro chiaro della
situazione relativa all’area su cui sorge la discarica, tenendo fermo l’obiettivo, per noi prioritario, della
chiusura definitiva della discarica, attiva da oltre trent’anni».

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