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Rifiuti, il Comune dichiara guerra a Sei

l Tirreno, Cronaca di Grosseto

Video e foto allegate alle denunce che da oltre un mese e mezzo l’ufficio Ambiente sta inviando all’Ato Toscana sud

Rifiuti, il Comune dichiara guerra a Sei

Gli ispettori “sorvegliano” il servizio

Maurizio Caldarelli, GROSSETO. L’assessorato all’ambiente del Comune di Grosseto denuncia la qualità dei servizi di Sei Toscana, il gestore unico per i rifiuti nel territorio. Da oltre un mese e mezzo dall’ufficio ambiente partono circostanziate contestazioni, con video e fotografie allegate alla Pec, al Consorzio e per conoscenza all’Ato Toscana sud nelle quali l’assessora Simona Petrucci denuncia pubblicamente i disservizi del gestore.«Stiamo controllando – sottolinea Petrucci – in maniera stretta la calendarizzazione dei servizi, cercando di capire se il servizio di spazzamento viene eseguito seguendo gli standard di elevata qualità richiesti. Se viene meno la qualità del servizio non pagheremo quello che viene richiesto. Il servizio di spazzamento costa all’amministrazione comunale un milione e 800 mila euro all’anno. Soldi pubblici e per questo quasi tutti i giorni facciamo contestazioni, che alla fine saranno quantificate con una richiesta danni». Finora sono partite circa venti-trenta contestazioni, un dossier di diverse centinaia di pagine, con tanto di fotografie allegate, che riguardano servizi svolti in maniera superficiale, parziale o con una qualità non confacente agli standard richiesti dall’amministrazione. «In certi casi – viene sottolineato – viene calendarizzato un lavoro mai svolto o svolto solo in parte. Ci troviamo giornalmente di fronte a strade spazzate male o non spazzate e questo non è tollerabile. Da questi controlli è emerso che le strade vengono pulite a metà. Pur pagando la gita di spazzamento completa (che comprende il passaggio con la macchina spazzatrice e la pulizia con soffione a terra), in alcuni casi segnalati non c’era la persona a terra e se non c’è l’operatore che manda la spazzatura al mezzo non si può parlare di lavoro effettuato a dovere. L’ufficio ambiente ha sempre indagato sul lavoro effettuato da Sei Toscana, che è gestore dal 2014, ma dall’insediamento della giunta guidata dal sindaco Antonfrancesco Vivarelli Colonna, nel 2016, viene effettuato un controllo più certosino, sostituendosi all’Ato, impossibilitato a farlo. «Le segnalazioni – aggiunge la Petrucci – ci arrivano anche dai privati cittadini, ma come struttura abbiamo deciso di effettuare il controllo (tra l’altro stiamo preparando anche un regolamento apposito) tramite un nostro ispettore ambientale, al quale è stato demandato il compito di annotare particolari criticità nel servizio di spazzamento e di riportarle ai nostri uffici; manda materiale fotografico e precisi report su quello che non viene fatto; noi lo inseriamo nel computer con un codice e mandiamo la Pec al gestore». In particolare le segnalazioni più importanti riguardano il mancato svuotamento dei cestini, che dovrebbe essere contemporaneo allo spazzamento, la pulizia dei parcheggi, che vengono spesso saltati dalla spazzatrice, oppure lo spazzamento superficiale, con lo strada che rimane sporca dopo il passaggio degli operatori. Uno dei problemi che saltano maggiormente agli occhi anche del cittadino e di chi quotidianamente conferisce rifiuti nei cassonetti è che il gestore non pulisce lo spazio tra i cassonetti e il marciapiede, il che porta cattivi odori. «Non esistono zone più critiche di altre – prosegue l’assessora – il nostro lavoro è a tutto tondo, ma ci sono molte segnalazioni per la zona di via Canada, via Marocco, oppure per alcune strade esterne al centro, come via Cesare Battisti, via Alfieri, via Tito Speri, via De Mille, via Tazzoli. È una situazione insostenibile, come quella, come ci segnalano giornalmente i cittadini, dei volantini di pubblicità che non vengono messi correttamente nelle cassette della posta, come il regolamento di igiene urbana del Comune di Grosseto impone, ma vengono lasciati ovunque, appoggiati in qualsiasi parte». «Tornando ai rifiuti, il servizio ha un costo – tuona Simona Petrucci – Sei Toscana ogni mese emette una fattura omnicomprensiva di 1,3 milioni di euro ed è giusto che venga garantita una certa qualità. Negli ultimi tempi abbiamo inviato a Sei Toscana e all’autorità di ambito decine di contestazioni (1-2 al giorno), ma per il momento non c’è stata nessuna replica, né cenno di risposta. Secondo il metro di giudizio di Sei il lavoro che viene svolto è conforme. Per loro va tutto bene, ma noi non siamo affatto soddisfatti, per questo li stiamo invitando a controllare il lavoro svolto dai loro dipendenti».

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