Rifiuti, ok a 107 milioni dal Pnrr Finanziati 49 progetti in Toscana

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Rifiuti, ok a 107 milioni dal Pnrr Finanziati 49 progetti in Toscana

La Nazione, Cronaca Toscana

Rifiuti, ok a 107 milioni dal Pnrr Finanziati 49 progetti in Toscana

Economia circolare, via libera agli impianti che riciclano: dal tessile ai pannelli solari a fine vita

FIRENZE Pnrr, per l’economia circolare la Toscana si aggiudica 107 milioni di euro grazie all’approvazione di 49 progetti, su tre diverse linee di finanziamento. E qualcun altro progetto avrebbe potuto essere approvato se, come ha fatto notare, Nicola Perini presidente Confservizi Cispel Toscana «fossero stati finanziati gli impianti di riciclo (digestori anaerobici/piattaforme) proposti dai gestori toscani, i cui progetti sono stati anche discriminati dallo spostamento dei termini di presentazione dei progetti concessa dal Ministero per favorire le aziende del Sud, in ritardo alla prima scadenza. Ma anche da criteri di aggiudicazione che hanno favorito alcune regioni con tassi di raccolta differenziata bassi e Ato non costituiti. Il risultato è comunque buono». L’elenco, dicevamo è lungo, ma se volessimo fare una ricognizione dell’avviso pubblico della Regione Toscana ecco che troveremmo i due progetti di Alia riguardanti la realizzazione di un impianto per la selezione delle frazioni tessili di rifiuti urbani nel comune di Prato e un impianto di rifiuti urbani costituiti da Raee da realizzare nell’area di San Donnino, a Firenze, compresa a una linea dedicata al trattamento dei pannelli fotovoltaici a fine vita. RetiAmbiente si è vista finanziare, per Cecina, la realizzazione di un impianto di trattamento dei rifiuti provenienti dallo spazzamento delle strade e dalla pulizia degli arenili, con tecnologia ’soil washing’ e due impianti per Capannori, in provincia di Lucca. Uno è finalizzato al trattamento e recupero di prodotti assorbenti ad uso personale e, l’altro, a selezionare e avviare la commercializzazione di rifiuti tessili raccolti in maniera puntuale. Finanziamenti arrivano anche per Livorno, dove si prevede un’impiantistica complessa di trattamento mediante recupero dei rifiuti urbani costituiti da rifiuti biodegradabili provenienti da attività di manutenzione di aree verdi e fanghi prodotti dal trattamento delle acque reflue urbane.E ancora, in provincia di Grosseto IrenAmbiente prevede di realizzare un nuovo complesso tecnologico nel sito industriale di Casone di Scarlino: qui saranno trattati, recuperati e riciclati rifiuti non pericolosi fino “all’end of waste” per alcune frazioni riciclabili, sottraendo rifiuti allo smaltimento in discarica e favorendo la reimmissione di materiali in nuovi cicli di vita economica. Infine, a Castelfranco di Sotto, provincia di Pisa, Hasi srl – Hera vuole realizzare una nuova linea produttiva di recupero e trasformazione di rifiuti urbani da destinare al riutilizzo. Il nuovo processo, spiega il progetto, trattando rifiuti composti da scarto di pulper di cartiera, tessili e ingombranti, può recuperare circa il 70 per cento di materia, che viene sottratta all’attuale smaltimento in discarica.

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