«Rimateria, un piano contro la crisi»

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La Nazione, Cronaca di Grosseto – Livorno&Provincia

«Rimateria, un piano contro la crisi»

Piombino, i lavoratori chiedono un percorso di messa in sicurezza dell’impianto per evitare il fallimento

PIOMBINO Piano industriale e investimenti certi da parte dei privati. Sono le parole d’ordine dei sindacati che ieri mattina hanno tenuto un presidio davanti alla discarica di Rimateria, il giorno prima del Cda della società e a pochissimi giorni dallo scadere della presentazione del piano al curatore fallimentare. «Continuità aziendale per porre al centro la tenuta occupazionale. Non possiamo accettare che non venga garantito il pane quotidiano. Adesso l’azienda deve dimostrare una responsabilità sociale. Prima ha fatto utili ora deve investire» ha detto Massimo Marino Uil trasporti. «Il nostro obiettivo è la difesa del posto di lavoro, l’azienda deve mettere a norma l’impianto per avere le autorizzazioni, per aprire nuovi spazi. Deve poi presentare un piano con investimenti certi per avere uno sviluppo di lunga durata» ha ribadito Andrea Rossi Fiadel. E ancora «qui c’è bisogno di investimenti, di un piano industriale e di un serio ammodernamento tecnologico. L’azienda deve cambiare marcia per garantire il lavoro e uno sviluppo futuro» ha evidenziato Mauro Marini Cgil Fp. «Bisogna dare un futuro ai 44 lavoratori e in prospettiva crearne anche di nuovi. Quando si parla di territorio si deve pensare non solo alla Val di Cornia, ma andare oltre; Rimateria è importante anche per la questione ambientale, delle bonifiche. Quindi c’è anche una responsabilità politica» ha concluso Marco Marchettini Cgil Fp. Il timore dei sindacati è il fallimento. Il 5 marzo l’azienda deve presentare il piano al curatore fallimentare. Timori legati sia per la questione ambientale, «il post mortem è di circa 30 anni. Senza contare che alle moltissime risorse necessarie per le bonifiche si dovrebbero aggiungere altre decine di milioni di euro per le opere che andrebbero immediatamente eseguite, in un quadro di risorse già adesso insufficienti» hanno detto i sindacati presenti anche con Marco Silvestri e Uliano Bardini della Fit Cisl , sia – soprattutto – per i lavoratori, che hanno solo sei mesi di cassa integrazione e poi sarebbero a casa, in un momento di grave crisi occupazionale come quella di Piombino. I sindacati hanno ribadito che «le istituzioni locali, Comune di Piombino e Regione Toscana, trovino una via comune per rilanciare l’ambiente, la tutela del territorio e l’occupazione attraverso quel cardine che può essere Rimateria, come annunciato dall’assessore Monia Monni e dal sindaco Francesco Ferrari».

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