Sarà impugnata la delibera dell’aprile scorso, la Regione continua a ignorare gli esiti delle consulenze svolte e i pareri contrari

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Sarà impugnata la delibera dell’aprile scorso, la Regione continua a ignorare gli esiti delle consulenze svolte e i pareri contrari

Il Tirreno

Nuovo ricorso al Tar contro l’inceneritore di Scarlino
Follonica. L’amministrazione comunale di Follonica ribadisce ancora una volta il suo ‘no’ all’inceneritore di
Scarlino e prosegue la sua battaglia rivolgendosi di nuovo alla giustizia. Quella dell’impianto di Scarlino
sembra essere una storia senza fine e questa volta il nuovo capitolo riguarda un nuovo ricorso al Tar che
verrà presentato dal Comune di Follonica, il quale ha deciso di impugnare la delibera regionale 474 del 14
aprile 2020, dove viene affermata «la definitiva archiviazione del procedimento di rinnovazione»
relativamente all’installazione del «Termovalorizzatore e impianto di trattamento rifiuti liquidi in Comune di
Scarlino» tuttavia condividendo «gli esiti istruttori fino ad oggi condotti» relativi allo stesso procedimento.La
storia di ripete: nel 2018 il Comune di Follonica aveva già presentato un ricorso al Tar contro la delibera
della Regione Toscana che autorizzava il funzionamento dell’inceneritore di Scarlino. Al centro del dibattito ci
sono da sempre aspetti legati alla tutela della salute pubblica e alla compatibilità ambientale dell’impianto di
Scarlino. Ancora una volta il Comune si trova quindi a richiedere un parere legale per annullare le delibera
della Regione che secondo l’;amministrazione continua ad ignorare gli esiti di consulenze tecniche già svolte
e gli eventuali pareri contrari degli organi giudicanti. Da sempre ad occuparsi della questione dell'inceneritore
per il Comune di Follonica sono gli avvocati Massimo Luciani e Piermassimo Chirulli che anche questa volta
seguiranno il percorso. Saranno loro a decidere se impugnare la delibera 74 del 2020 con un ricorso
autonomo o se proporre motivi aggiunti di ricorso nel procedimento già avviato. Il 20 dicembre 2019 Scarlino
Energia ha presentato all’ente regionale un’istanza in cui viene chiesto «il revamping delle camere di
combustione e delle linee di depurazione fumi delle esistenti 3 linee di termovalorizzazione con successiva
disattivazione della Linea 1 e la costruzione di una nuova Linea 4, ancora piu moderna e performante dal
punto di vista ambientale» e «la modifica dell’esistente impianto di trattamento rifiuti liquidi con costruzione a
valle dell’attuale sezione di trattamento chimico-fisico, di una sezione per il trattamento biologico di rifiuti
liquidi con alto carico organico». La valutazione adesso spetta alla Regione Toscana.Una richiesta che ha
riacceso la paura della ripartenza dell’impianto e che ha riportato alta l’attenzione sulla questione dopo anni
di lotte e proteste. «Ancora una volta – aveva commentato la sindaca Francesca Travison di fronte alle
richieste di Scarlino Energia – siamo costretti a dover ribadire la ferma contrarietà all’mpianto della piana di
Scarlino».
–GIULIA SILI

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