Sbagliata la nomina del commissario Il Ministero:”Presto un provvedimento”

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Sbagliata la nomina del commissario Il Ministero:”Presto un provvedimento”

Il Tirreno

Manolo Morandini

PIOMBINO. «Stiamo lavorando a un provvedimento da portare in consiglio dei ministri per sanare la situazione». Così dal Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare, che è guidato da Sergio Costa, sul caso del procedimento per conflitto d’interessi aperto dall’Autorità garante della concorrenza e del mercato (Agcm) che contesta la nomina del contrammiraglio Aurelio Caligiore, capo del Reparto ambientale marino delle Capitanerie di porto (Ram), a commissario straordinario del governo per il recupero delle ecoballe disperse sul fondale del golfo di Follonica all’altezza di Cerboli. L’inghippo è di forma. Un inciampo che l’Agcm ha segnalato formalmente dal 4 dicembre 2019 e reso pubblico dall’Authority nel bollettino del 27 gennaio. Alla fine di gennaio 2020 non c’è ancora una soluzione in linea con l’emergenza per cui si è scelto di ricorrere a un commissario straordinario. Ogni volta che una ecoballa è stata recuperata si è tirato un sospiro di sollievo perché le reggette metalliche che compattano i rifiuti, dopo tutto questo tempo in mare, sono integre. Una buona sorte a cui non è più possibile affidarsi. «È una questione di tempo – aggiungono dal Ministero – perché lo stesso problema verrebbe a porsi per la nomina a commissario straordinario per il Sin di Crotone del generale dei Carabinieri Giuseppe Vadalà. Si tratta di chiudere la vicenda in tempo utile, altrimenti il contrammiraglio dovrebbe dimettersi dall’incarico. E se così fosse perderemmo delle ottime professionalità». Eppure, è spulciando tra gli atti di nomina che si scopre l’inghippo. Quella del contrammiraglio è avvenuta per decreto del Presidente della Repubblica e per l’articolo 11 della legge 400 del 23 agosto 1988 si configura come “carica di governo” che è soggetta ai limiti, agli obblighi e ai divieti dell’articolo 1, comma 2 della legge 215 del 20 luglio 2004. Insomma, quella carica per l’Agcm non è compatibile con la sua posizione di ufficiale in servizio permanente del Corpo delle Capitanerie di porto. Diverso è il caso del generale Vadalà. Il problema si pone per un ulteriore incarico in qualità di commissario straordinario per il Sin di Crotone a fronte dello stesso ruolo per la bonifica delle discariche abusive. Nomina quest’ultima che diversamente da quella di Caligiore è avvenuta con delibera del consiglio dei ministri il 24 marzo 2017, e che mai è stata contestata. Un groviglio di burocrazia da cui sembra che si possa uscire prendendo atto del passo falso e della lezione del passato. In pratica, la nomina di Caligiore è stata fatta seguendo la strada sbagliata. Può accadere. Ed è accaduto. Quel che diventa difficilmente tollerabile è il rimpallo in cui sembra essere finita la vicenda. Si potrebbe rimediare riformulandola con una delibera del consiglio dei ministri e provvedere quanto prima a disinnescare quella bomba ecologica sul fondale di Cerboli.

 

«Chiederemo con urgenza un incontro»

Piombino. «C’è il rischio di rimanere con 43 ecoballe sul fondale marino in avanzato stato di decomposizione». Non ci gira intorno l’assessore all’Ambiente di Piombino Carla Bezzini. Che prosegue: «Già eravamo preoccupati per la prospettiva indicata dal commissario straordinario di dover attendere aprile per l’avvio delle operazioni di recupero a mare. Adesso ci troviamo con una situazione esplosiva e la prospettiva di una prossima stagione estiva con il rischio di ulteriori spiaggiamenti e depositi di microplastiche sulle spiagge. È un problema enorme e la priorità è quella di liberare l’arcipelago da questa bomba ecologica che è da cinque anni in mare e ancora non si vede la possibilità di venirne a capo». Che conclude: «Tra l’altro il Comune di Piombino oltre a subire i danni ambientali ha sulle sue spalle gli oneri finanziari che ha sostenuto per il recupero e lo smaltimento delle ecoballe spiaggiate. Chiederemo un incontro al commissario straordinario Caligiore per capire di fronte a quali prospettive ci troviamo».

 

Fratoni: «Auspico una rapida soluzione»

Stupore di Legambiente

Piombino. «Apprendiamo con preoccupazione la recente contestazione da parte dell’Agcm della nomina del contrammiraglio Caligiore a commissario straordinario del governo per il recupero del carico disperso dalla motonave IVY davanti alle coste della Toscana – afferma l’assessore regionale all’Ambiente Federica Fratoni -. Avevamo appreso con favore l’attivazione da parte del Governo delle procedure necessarie al recupero delle ecoballe, confermando fin da subito la nostra massima disponibilità a collaborare con tutti gli strumenti di cui possiamo disporre, così come già fatto in casi simili in passato. Per questo abbiamo coinvolto le nostre agenzie Arpat e Arrr, il consorzio Lamma perché potessero contribuire sui temi di loro stretta competenza. Non di meno abbiamo messo a disposizione anche le strutture regionali pronte a essere eventualmente coinvolte in base alle loro competenze nell’ambito delle strutture di coordinamento». Che conclude: «Alla luce della recente notizia della contestazione dell’incarico, ribadendo la nostra disponibilità alla collaborazione, auspichiamo un veloce chiarimento e una rapida risoluzione della questione che riporti quanto prima al recupero del carico». «È abbastanza assurdo che si sia aspettato 4 anni per fare questa nomina e poi si cada su un cavillo, tra l’altro su un atto firmato dal Presidente della Repubblica – dice Umberto Mazzantini Legambiente Arcipelago Toscano -. Ci sono anche altre istituzioni in cui il Ministro dell’Ambiente nomina persone di sua fiducia che hanno le stesse caratteristiche e lo stesso problema, penso a presidenti e direttori di parchi nazionali che sono Carabinieri. Anche queste avvengono tramite decreto del Presidente della Repubblica».

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