Tari, Sei Toscana batte cassa Bollette più care del 9 per cento

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Tari, Sei Toscana batte cassa Bollette più care del 9 per cento

La Nazione, Cronaca di Grosseto – Tutto Grosseto

Tari, Sei Toscana batte cassa Bollette più care del 9 per cento

Era nell’aria già da tempo e alla fine il problema è arrivato: i 104 Comuni della Toscana Sud dovranno nel 2021 pagare 16 milioni di euro in più rispetto ad oggi per il ciclo dei rifiuti. Questo vuol dire che il cittadino contribuente, che usufruisce dei servizi comunali, si troverà l’aumento nella bolletta della Tari, laddove il Comune non riesca a trovare risorse extra per far fronte alla spesa maggiorata, che deve in primis a Sei Toscana, gestore unico per tutto l’ambito.Il prossimo ‘caro rifiuti’ è frutto del nuovo metodo di calcolo della tariffa stabilito da Arera che vuole che i Comuni non debbano pagare al gestore in base alla quantità di rifiuti raccolti e smaltiti e ai servizi richiesti per fare ciò, ma paghino in base alle spese sostenute dal gestore per adempiere all’intero ciclo dei rifiuti. Cioè i Comuni devono pagare a Sei Toscana quanto Sei dice di aver speso e richiede. Questo scenario era noto e da un anno circa l’Ato, in rappresentanza dei Comuni, si è trovata a discutere sulla prospettiva incombente: ora il ‘conto’ è arrivato e con esso inevitabilmente si aprirà un nuovo fronte fra i Comuni e Sei Toscana, rapporto mai andato tanto bene. L’assemblea dei sindaci di Ato Toscana Sud – 104 Comuni delle province di Siena, Arezzo, Grosseto e Val di Cornia livornese –, riunitasi giovedì per l’approvazione del Piano economico finanziario, si è trovata di fronte ad un ‘corrispettivo d’ambito’, la tariffa totale da corrispondere al gestore Sei e da finanziare appunto con le tariffe della Tari, che passerà da 173 milioni di euro, rimasto stabile nel quadriennio 2017-2020, ai 189 milioni di quest’anno, con un aumento del 9%: sono 132 milioni per il servizio da pagare a Sei Toscana e 57 milioni ai gestori degli impianti di smaltimento.Inevitabilmente questo scenario ha fatto infuocare ancora una volta l’assemblea dei sindaci: le tre delibere sul Pef, alla fine approvato, hanno raccolto il voto favorevole di 50 Comuni (pari al 70% degli aventi diritto), a fronte di 14 Comuni contrari (fra cui Grosseto e Sorano) e 10 astenuti. I comuni di Orbetello, Manciano, Magliano e Isola del Giglio non hanno partecipato per protesta. La discussione si è accesa con alcuni Comuni che hanno contestato diffuse criticità nella qualità del servizio reso dal Sei Toscana, anche nell’attività di recupero delle frazioni differenziate che non ha consentito di calmierare adeguatamente le tariffe con i proventi del materiale recuperato. Alcuni Comuni hanno poi invocato un deciso intervento sulla Regione per un consistente incremento delle risorse, tratte dall’Ecotassa, da destinare ai contributi alle politiche sulle raccolte differenziate senza farne gravare interamente i costi sulle tariffe a carico dei cittadini. A fine assemblea è stato pertanto dato mandato al presidente Alessandro Ghinelli, al Consiglio Direttivo ed al direttore di Ato, Paolo Diprima, di intervenire nelle sedi competenti per chiedere una profonda revisione della metodologia Arera.

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