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La presidente della Commissione ambiente della Camera: «Nel post Covid o la rinascita sarà verde o non ci sarà nessuna ripresa. Serve un piano nazionale interregionale sull’impiantistica»

In occasione del Forum internazionale PolieCo sull’economia dei rifiuti “Ambiente ed economia oltre il Covid-19” in programma a Napoli oggi e domani, la presidente della Commissione ambiente della Camera, Alessia Rotta (PD), ha evidenziato che «L’Italia è attesa da nuove, decisive sfide che le consentano di superare l’attuale crisi dovuta all’emergenza da Covid-19. Dobbiamo abbracciare, assieme agli altri partner europei, un nuovo modello di sviluppo verde che consegni alle generazioni future un Paese resiliente alle minacce climatiche e naturali e capace di trasformare i momenti di crisi, come quello attuale, in opportunità di crescita equa e sostenibile. E’ un percorso verso un Green New Deal in cui però sarà di fondamentale importanza il costante dialogo tra Parlamento, Governo, regioni, autonomie territoriali, imprese e associazioni di settore affinché nei prossimi anni il traguardo dell’economia circolare – che non è più un’opzione ma una necessità – possa essere concretamente raggiunto. Perché la nostra rinascita come Italia e come Europa o sarà verde o non sarà».

La Rotta ha sottolineato che «Il recupero dei materiali e la sostituzione delle materie prime vergini con materie prime seconde provenienti da filiere di recupero è un punto fondamentale dell’economia circolare ed è qui che si sviluppa il lavoro di Polieco ispirato a un principio fondamentale che oramai è una chiara necessità per tutti. Perché oramai è chiaro che con l’attuale sistema di gestione dei rifiuti non si può andare avanti dato che oltre a danneggiare l’ambiente, penalizza le tasche dei cittadini. I rifiuti non possono essere più considerati un problema, ma una risorsa industriale ed economica. Adesso però non si tratta più di spendere parole, ma di realizzare progetti e interventi al fine di combattere l’esportazione illegale di rifiuti in plastica così da salvaguardare l’ambiente, la salute e anche la concorrenza leale, e di considerare la plastica non un rifiuto da bruciare o scaricare in discarica o peggio ancora abbandonare in strada o per mare, ma un bene, una risorsa».

La presidente della Commissione ambiente ha concluso: «Per fare questo serve un piano nazionale interregionale sull’impiantistica, un sostegno al mercato del materiale rigenerato, e uno stop quindi a sistemi che favoriscono l’invio alla termovalorizzazione dei rifiuti plastici che invece vanno destinati a nuova vita. E’ una strada che possiamo e dobbiamo imboccare perché l’Italia avrà a disposizioni ingenti risorse dal Next Generation Ue. Infatti, come stabilito dalla Commissione europea, il 37% delle risorse del programma Next Generation EU dovrà essere destinato a investimenti per la transizione verde, in coerenza con gli obiettivi europei della neutralità climatica al 2050 e della riduzione delle emissioni del 55% al 2030».

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