Precisazioni da parte di Futura in merito all’intervista all’Assessore Ambiente del Comune di Grosseto, riportata sulle pagine locali del quotidiano Il Tirreno

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Precisazioni da parte di Futura in merito all’intervista all’Assessore Ambiente del Comune di Grosseto, riportata sulle pagine locali del quotidiano Il Tirreno

In merito all’intervista all’Assessore all’Ambiente del Comune di Grosseto, riportata oggi, 2 ottobre sulle pagine locali del quotidiano Il Tirreno (leggi qui) Futura spa tiene a precisare quanto segue:

Con le criticità emerse nella gestione dei rifiuti per effetto dell’Emergenza COVID 19, il Presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, ha emesso l’ordinanza n.25 del  6/4, con la quale, viste le difficoltà riscontrate nel settore di gestione dei rifiuti ( chiusura di alcuni impianti che rappresentavano la naturale ricezione della lavorazione di alcune frazioni della raccolta differenziata, ovvero una diminuzione della capacità di trattamento a causa della necessità di  limitare il personale contemporaneamente presente in azienda) e vista la necessità di far fronte a queste difficoltà dal momento che la gestione dei rifiuti è comunque un’attività di pubblica utilità, si è reso necessario intervenire con alcune azioni, al fine di non interrompere i flussi di raccolta differenziata e favorire il completamento della filiera di smaltimento e recupero dei rifiuti stesso, in un imprescindibile contesto di tutela ambientale e di quella dei lavoratori del comparto.

Pertanto come si legge nell’Ordinanza al fine di garantire la chiusura del ciclo di gestione dei rifiuti in maniera ambientalmente sostenibile, si rende necessario procedere alla modifica tempestiva di alcune autorizzazioni in essere per consentire il conferimento negli impianti di termovalorizzazione e discarica di alcuni scarti delle lavorazioni dei rifiuti urbani indifferenziati che, in forza di quanto sopra, non trovano piu spazio nelle originarie destinazioni”.

In particolare, viste le difficoltà del gestore SEI Toscana nel collocare a recupero il CSS (Combustibile Solido Secondario) prodotto dalla selezione dei rifiuti urbani indifferenziati conferiti all’impianto, e tenuto conto dell’esaurimento degli spazi autorizzati al coperto per lo stoccaggio, Futura ha potuto lavorare in deroga producendo sovvallo secco non stabilizzato  invece di CSS, per avviarlo a smaltimento.

Le disposizioni di tale ordinanza rimangono in vigore  fino alla cessazione dello stato di emergenza sanitaria oltre i successivi trenta giorni necessari al corretto e ordinario ripristino del servizio pubblico di gestione dei rifiuti; quindi dato che attualmente lo stato di emergenza è previsto sino al 15 di ottobre, l’ordinanza sarà in vigore  fino al 15 novembre prossimo, salvo ulteriori proroghe.

Pertanto non è sostanzialmente corretto quanto si riporta nell’intervista suddetta che “con il lockdown la Regione ha autorizzato Futura a portare tutto l’indifferenziato in discarica” poichè Futura è stata autorizzata, in deroga, a non produrre CSS, ma sovvallo secco non stabilizzato da conferire in discarica o a incenerimento, e questo  è quanto è stato fatto, così come previsto dall’Ordinanza regionale.

La differenza non è formale ma sostanziale: il trattamento che subisce il rifiuto indifferenziato conferito all’impianto è infatti una separazione tra parte secca e parte umida. La parte secca costituisce il sovvallo non stabilizzato, che nel normale processo che porta a produzione di CSS, subisce una stabilizzazione e un confezionamento in balle destinate  a recupero energetico e non a smaltimento.

Con la deroga prevista nell’Ordinanza regionale, il trattamento si è fermato alla produzione di il sovvallo secco non stabilizzato che è stato poi avviato a smaltimento ( gran parte in discarica e parte a termovalorizzazione in impianti d’Ambito);   la parte umida ha invece subito il regolare trattamento di stabilizzazione in tunnel per poi essere conferita come FOS in discarica.

Futura auspica che si ritorni a produrre CSS nelle prossime settimane, così da ritornare presto  alla normalità, per riprendere le attività di recupero, anzichè di smaltimento, del CSS prodotto.

Ordinanza_del_Presidente_n.25_del_06-04-2020

 

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