Biodigestore promosso Legambiente d’accordo con il nuovo impianto

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Biodigestore promosso Legambiente d’accordo con il nuovo impianto

La Nazione, Cronaca di Massa Carrara

Biodigestore promosso Legambiente d’accordo con il nuovo impianto

Nel convegno a Palazzo Binelli gli ambientalisti hanno approvato la scelta

«Il problema non è il biogas, ma la gestione dei rifiuti. Verso l’indipendenza»

MASSA CARRARA Legambiente promuove a pieni voti l’impianto biodigestore che ospiterà il Cermec. E lo ha fatto nel corso del convegno ‘Lo sviluppo del biometano per l’economia circolare e la lotta alla crisi climatica’, che si è svolto mercoledì pomeriggio a Palazzo Binelli.

Al convegno organizzato dai circoli di Massa e Carrara ha partecipato Andrea Minutolo, il responsabile scientifico di Legambiente nazionale. «Il problema non è il biogas – ha detto Minutolo – ma la gestione dei rifiuti. Il biometano non è il protagonista ma lo sono i rifiuti, in particolare l’organico». In sostanza secondo il responsabile scientifico di Legambiente l’impianto biodigestore a trattamento integrato ha solo vantaggi: permette di chiudere il ciclo dei rifiuti, perché oltre all’organico tratta anche gli sfalci, è un piccolo passo verso l’indipendenza energetica, e dà una risposta efficace al trattamento dei rifiuti urbani diminuendo gli odori. Minutolo ha anche sfatato alcune delle paure espresse dagli ambientalisti, come per esempio il fattore clostridi, «non nascono del biodigestore e sono legati solo agli scarti di animali». Alla tavola rotonda hanno partecipato anche Paola Antonioli di Legambiente Carrara e Francesco Rossi del circolo di Massa, il neoassessore all’ambiente del Comune di Massa Roberto Acerbo, e Luca Nannini, amministratore unico di Ersu, delegato dal presidente di Retiambiente Daniele Fortini.

Nel corso dell’incontro è anche emerso che il Coordinamento dei comitati, come anche sottolineato dal presidente di Cermec Porzano, non avrebbe mai fatto una richiesta ufficiale di accesso agli atti, come fatto invece da Lagambiente, ribadendo che nonostante il suo invito nessuno lo ha mai contatto per andare visionare l’impianto attuale e i progetti relativi al biodigestore. Cermec smentisce anche che tratterebbe 97mila tonnellate di Forsu, perché il realtà l’organico domestico sarebbero 60mila tonnellate annue e 37mila sarebbero di rifiuti verdi vegetali, gli sfalci per intenderci.

«Sono fortemente contraria all’escavazione degli idrocarburi – ha detto Antonioli – il biodigestore è un passo verso l’indipendenza energetica, e l’indipendenza energetica è un passo verso la pace, che si ottiene anche attraverso le energie rinnovabili».

Alessandra Poggi

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