«Cogeneratore, i cittadini non lo vogliono»

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La Nazione

Pioggia di «no» arrivano da Sinistra, Scarlino Insieme, Pensiamo Scarlino: «Impianto dichiarato fuori
legge dal Consiglio di Stato»
SCARLINO Una mozione sul cogeneratore da discutere nel prossimo consiglio regionale. È quella
presentata dal consigliere di Toscana a Sinistra e candidato alla presidenza della Regione, Tommaso
Fattori. «Questa pervicacia è inaccettabile – ha detto Fattori – poiché stiamo parlando di un impianto che era
già stato dichiarato fuori legge dal Consiglio di Stato, con una sentenza inappellabile, ma è come se i
pronunciamenti dei tribunali fossero carta straccia». Fattori chiede la discussione urgente della mozione che
impegna la Giunta Rossi a interrompere immediatamente la nuova procedura di valutazione di impatto
ambientale dell’impianto di Scarlino. «Il Consiglio regionale si era già espresso chiaramente un anno fa –
dice Fattori – votando una mozione in cui si impegnava la Giunta a prendere atto della Sentenza del
Consiglio di Stato e della Ctu depositata presso il Tribunale di Grosseto, e a non avviare un nuovo
procedimento autorizzativo per l’inceneritore. È inconcepibile che la Giunta non tenga conto di quell’indirizzo
e si appresti a rilasciare una sesta autorizzazione». Per Fattori «l’incenerimento è la peggiore tra le soluzioni
possibili perché non chiude il ciclo dei rifiuti» e parla anche «di una scelta tecnologicamente pericolosissima
dato che l’impianto di Scarlino non ha mai rispettato le caratteristiche strutturali previste dalla normativa
nazionale per abbattere le diossine in uscita dalle camere di post-combustione». «Al posto dell’inceneritore –
per Fattori – potrebbe sorgere una fabbrica per il recupero di materia dai rifiuti, in grado di dare molta più
occupazione e reddito dell’incenerimento». Sconcerto è il sentimento di Marcello Stella (Scarlino Insieme) e
Roberto Maestrini (Pensiamo Scarlino). «Dopo anni di lotte, ci ritroviamo a discutere di un impianto per il
quale cittadini hanno espresso contrarietà». «Ci sembra inopportuno – dicono – voler ripartire con un iter di
questo tipo. Speriamo che la posizione di contrarietà del sindaco sia confermata, visto che a livello nazionale
il partito che l’appoggia ha più volte ribadito di essere favorevole all’incenerimento». Roberto Barocci replica
al sindacalista della Cisal Russo che «asserisce che da parte dei Comitati ambientalisti non ci siano mai
state proposte alternative all’incenerimento». «Non è vero – afferma Barocci – Abbiamo sollecitato gli
amministratori a copiare quanto stanno facendo in altre regioni d’Italia».
Angela D’Errico

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