Si prevede che entro il 2050 la popolazione della Terra raggiungerà oltre 9 miliardi di individui. Già adesso rappresenta una sfida assai ardua garantire un’adeguata nutrizione alla popolazione mondiale. A questa realtà fa da paradossale contrasto il tema degli sprechi del nostro sistema alimentare. Ci sono poi da considerare i gravi effetti del cambiamento climatico sull’agricoltura. Una soluzione che sintetizzi in unica formula una risposta a queste sfide immani risiede nel potenziamento dell’utilizzo del compost. Non è più rimandabile un potenziamento di questa soluzione su scala molto più grande di quella attuale. Vediamo di cosa si tratta e perché rappresenti la via maestra.
Cos’è il compost
Il compost è paragonabile a un terreno fertile. Si tratta di un composto ricco di sostanze nutritive, utilizzato principalmente nel giardinaggio e nell’agricoltura biologica. Può essere impiegato come ammendante del suolo, fertilizzante e pesticida naturale. Tecnicamente costituisce il prodotto finale del processo di biodegradazione accelerato e successiva biostabilizzazione di sostanze vegetali, mediante utilizzo di batteri e funghi. Trattasi di una procedura riproducibile anche su piccola scala e, quindi, a livello domestico in modo amatoriale.
Perché il suo utilizzo è cruciale
Il compost rappresenta la soluzione perfetta a questi problemi. Vediamo perché. I sistemi produttivi agricoli tradizionali impiegano tecniche ad alta intensità di carbonio come l’aratura e l’irrigazione. La loro conversione in sistemi eco-sostenibili rappresenta quindi la chiave per la mitigazione dei cambiamenti climatici.
L’utilizzo di compost come parte fondamentale della gestione integrata di nutrienti e parassiti, al posto delle tecniche tradizionali avrà una serie di effetti positivi. In primis, aumentando la capacità di ritenzione idrica di 20.000 galloni / acro, l’impiego di compost indurrà un forte risparmio idrico. Inoltre abbatterà l’utilizzo di fertilizzanti chimici.
Bioplastica e riciclaggio chiudono il cerchio
Le bioplastiche sono una componente essenziale della produzione di compost, in quanto derivano da materiali compostabili come cellulosa e mais. Una corretta attività di riciclaggio degli imballaggi realizzati in bioplastica consente di immettere in circolo materiali che saranno riconvertiti in un prodotto da impiegare in agricoltura. Un prodotto, il compost, benefico per l’ambiente in quanto il suo utilizzo, come abbiamo spiegato sopra, abbatte la CO2, fa risparmiare acqua, abbatte l’uso di fertilizzanti chimici e pesticidi.
Ma per ottenere risultati soddisfacenti è urgente efficientare la nostra capacità di riciclo dei rifiuti umidi. In Europa, “ due terzi dei rifiuti organici urbani (pari a 96 milioni di tonnellate) vengono ancora inviati in discarica, come gran parte dei fanghi di depurazione provenienti dal trattamento delle acque reflue urbane, che spesso sono anche inceneriti”. Un po’ meglio il dato parziale dell’Italia, dove il riciclo si attesta al 50%. Ma possiamo e soprattutto dobbiamo fare molto di più.