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Trovate in mare altre due ecoballe

La Nazione, Cronaca di Grosseto

Trovate in mare altre due ecoballe

Una è stata già issata a bordo da nave Anteo, l’altra sarà recuperata stamani a 44 metri di profondità

PIOMBINO Altre due ecoballe individuate nel golfo di Follonica davanti alla centrale di Tor del Sale. Una riemersa in superficie e segnalata da un motopesca, è stata prontamente issata a bordo di nave Anteo. Anteo è l’unità della Marina Militare che conduce, insieme alla Guardia Costiera, la terza campagna di ricerca e recupero delle balle di rifiuti di plastica perse cinque anni fa nel mare prospiciente le coste di Piombino e Follonica. Un’altra ecoballa è stata scoperta a circa 44 metri di profondità e sarà recuperata probabilmente stamani. Le ricerche erano riprese lo scorso 20 ottobre e il meteo propizio di questi giorni con mare calmo e visibilità sottomarina vanno avanti di buona lena. Il comitato di indirizzo, coordinato dal capo dipartimento della Protezione civile Angelo Borrelli a metà ottobre aveva dato via libera alla terza fase delle operazioni, iniziate il 6 agosto scorso e che hanno visto dapprima la Marina Militare impegnata nelle fasi di ricerca, localizzazione, identificazione e recupero di 12 ecoballe: in totale furono 56 quelle disperse dalla Ivy nel luglio 2015, di cui 16 recuperate in passato da pescatori. In una seconda fase, a settembre, spiega una nota della Marina, si è tenuta una campagna per la mappatura dei fondali elaborata dai tecnici di Ispra, Cnr e Capitanerie di Porto. Nelle ultime settimane le operazioni si sono concentrate sul recupero (avvenuto con successo) di un ecoballa localizzata sui fondali ad est dell’isola di Cerboli, ma non recuperata ad agosto a causa delle particolari difficoltà dovute alle condizioni del fondale. Le attività condotte nel tratto di mare antistante Piombino e, sotto il coordinamento del dipartimento della Protezione Civile, hanno visto impegnate nave Anteo con a bordo i palombari del gruppo operativo subacquei della Marina, il ministero dell’Ambiente, la Regione Toscana, oltre a mezzi e personale della Guardia costiera. Della squadra faceva parte anche il d il cacciamine Termoli, ora non operativo a causa di una serie di contagi covid tra l’equipaggio. la nave è rientrata a La Spezia e sarà sostituita da un’altra unità oppure tornerà ad operare con un altro equipaggio dopo l’opportuna sanificazione e quarantena. In parallelo proseguono le operazioni di verifica, mediante l’utilizzo di un sottomarino a comando remoto (Rov), «dei target individuati dalle precedenti ricerche». Ieri è stata appunto individuata una nuova ecoballa sul fondale. Stamani dopo la partenza dal porto di Piombino, le squadre dei palombari provvederanno al recupero. In questo modo il numero delle balle tolte dai fondali arriverà a 14, mentre altre 18 si stima siano state agganciate fortuitamente dai pescherecci o trovate spiaggiate. In totale si arriva a 32 ecoballe delle 56 che si ipotizza siano state perse in mare dalla motonave Ivy. La missione della Protezione Civile comunque non si ferma, si conta di arrivare a recuperare altre balle. Intanto la motonave Ivy, all’epoca dei fatti battente bandiera delle isole Cook, ora è stata ribattezzata a Ivi 1 una nave General Cargo Ship costruita nel 1985 e naviga sotto bandiera di Panama. Il 3o ottobre scorso aveva fatto scalo al porto di Marina di Carrara dove gli è stata notificata dalla Guardia Costiera una sanzione per i danni provocati dalla perdita delle ecoballe, ma non è chiaro come sarà possibile costringere l’armatore a pagare a meno di poter sospendere la circolazione nelle acque territoriali italiane. Di certo è una beffa che la nave possa continuare ad essere utilizzata nei nostri mari e nei nostri porti. Luca Filippi

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