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Il Tirreno, Cronaca di Grosseto

Depuratore Maxi progetto Adf 

In arrivo dieci milioni del Pnrr per la transizione green dell’impianto di San Giovanni

Meno fanghi, biogas per l’autosostentamento e riuso di acqua nel sistema antincendio

Maurizio Caldarelli Grosseto 

Dieci milioni di euro del Pnrr sono arrivo in Maremma, grazie ad Acquedotto del Fiora e a un progetto green per il depuratore di San Giovanni. Una buona notizia per i cittadini, che negli anni hanno indicato nell’impianto una delle possibili cause dei cattivi odori nel capoluogo.Il progetto presentato da Adf, con la supervisione dell’Autorità Idrica Toscana, punta alla riduzione dei fanghi e alla produzione di energia elettrica e termica. Dopo aver ottenuto l’ottava posizione in graduatoria ed essere stato inserito nell’elenco dal ministero della Transizione ecologica, dovrà ora attendere i successivi passaggi dell’iter nazionale, fino all’attribuzione definitiva. Le previsioni per la conclusione della missione non sono brevi, ma i tempi del Pnrr sono solitamente stretti e probabilmente si dovrà solo aspettare che vengano riprese in mano le pratiche dai nuovi membri del ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica (questa la nuova denominazione), che fa capo al ministro Gilberto Pichetto Fratin. Per il depuratore di San Giovanni, che tratta i reflui del capoluogo e delle frazioni di Casalecci e Principina Terra, si tratta di un ulteriore salto di qualità. Costruito all’inizio degli anni Settanta, è stato rimodernato da un intervento di Adf tra maggio 2020 e marzo 2021 con un investimento complessivo di 16 milioni di euro per l’upgrade della linea fanghi attivi dell’impianto finalizzato a ridurne il volume prodotto, migliorandone la qualità e riducendo complessivamente i costi di gestione, con conseguente beneficio nell’impatto sull’ambiente e in applicazione concreta dei principi dell’economia circolare. Il nuovo processo di trattamento fanghi dovrà ridurre in modo ulteriore e drastico i volumi dei fanghi da smaltire in percentuale variabile dal 60% al 70% rispetto al passato, grazie a un trattamento brevettato di lisi termochimica che faciliterà la degradazione e, come conseguenza, la separazione solido/liquido. Grazie ai lavori effettuati l’azienda prevede inoltre di recuperare, da un processo di digestione anaerobica, la fonte energetica (biogas) per l’autosostentamento del processo, nonché di riutilizzare una parte delle acque depurate dall’impianto come alimentazione del sistema antincendio, applicando i principi della sostenibilità e dell’economia circolare. Soddisfazione per il riconoscimento del ministero è stata espressa dai vertici aziendali: «Viene premiato l’impegno costante profuso da Adf nell’ambito della depurazione – afferma l’amministratore delegato Piero Ferrari – Transizione ecologica, sostenibilità, economia circolare e innovazione sono per noi obiettivi concreti al centro del nostro lavoro. Il rispetto dell’ambiente è un pilastro della nostra azione industriale e la depurazione rappresenta una sfida centrale, anche a fronte dei cambiamenti climatici e della crisi energetica». «Questo risultato non può che gratificarci – aggiunge il presidente Roberto Renai – ora aspettiamo con fiducia l’attribuzione definitiva. Ringrazio tutti i nostri collaboratori per l’impegno e la determinazione, un lavoro frutto di uno straordinario gruppo di donne e uomini di grande qualità, un progetto improntato alla transizione ecologica nel trattamento dei fanghi da depurazione. Adf conferma così il suo impegno al servizio della comunità e del territorio». Per il sindaco Vivarelli Colonna «dal Pnrr arriva un’altra grande opportunità di innovazione e crescita per Grosseto con vantaggi ambientali e tecnologici, oltre che di risparmio energetico: una materia che ci sta a cuore, la vera sfida per il futuro. Aspettiamo quindi un depuratore rinnovato e al passo con i tempi e guardiamo al futuro». «Esprimo soddisfazione a nome dell’Autorità Idrica Toscana – dichiara Alessandro Mazzei, direttore generale dell’ente regionale – che ha lavorato preventivamente su questo risultato che è in grande parte merito di Adf. Si parla di un impianto innovativo per il trattamento dei fanghi che chiude il ciclo della depurazione per Grosseto. In questo modo abbiamo un beneficio ambientale e uno economico perché si evita il costoso trattamento in discarica».

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