Ecoballe, dai fondali della Toscana è stata recuperata la 16esima

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Ecoballe, dai fondali della Toscana è stata recuperata la 16esima

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Ecoballe, dai fondali della Toscana è stata recuperata la 16esima

Caligiore: «La nostra è una corsa contro il tempo, lavoriamo per evitare il rischio di dispersione in mare dei rifiuti per effetto dell’erosione e delle correnti»

Grazie all’azione sinergica tra Protezione civile, Ispra, Guardia costiera, Cnr e Marina militare è stata recuperata la 16esima delle ecoballe ancora disperse sui fondali del golfo di Follonica, dove finirono nel 2015 dopo essere state disperse in mare dalla motonave Ivy: enormi balle di Css da circa 1,2 tonnellate l’una, dirette in Bulgaria per essere bruciate. Perché in Toscana evidentemente non c’erano impianti adeguati ad accoglierle. Lontano dagli occhi, lontano dal cuore, questo era il piano almeno finché non è – letteralmente – naufragato.

«La nostra è una corsa contro il tempo – spiega l’ammiraglio Aurelio Caligiore, alla guida del coordinamento tecnico/scientifico dell’operazione –, lavoriamo in maniera assidua e costante, individuando e recuperando le ecoballe per evitare il rischio di dispersione in mare dei rifiuti per effetto dell’erosione e delle correnti».

Individuate e imbracate, le ecoballe vengono caricate con prudenza a bordo delle navi della Marina militare per evitare dispersioni di materiale inquinante, mentre le navi della Guardia costiera provvedono ad effettuare una cintura di sicurezza nell’area di recupero. Infine, vengono smaltite in discarica.

Adesso il lavoro continua: le ecoballe disperse nel 2015 furono 56, ma tra quelle finite tra le reti dei pescatori e quelle recuperate dalla Marina, finora ne sono state ritrovate solo 32. Come ricordano dal ministero dell’Ambiente «il rischio di deterioramento e dispersione degli imballaggi sui fondali toscani hanno indotto il ministro Costa ad intraprendere l’operazione che in appena tre mesi ha portato all’emersione di altre 16 ecoballe, e individuare gran parte delle restanti 24 in via di recupero». Un nuovo ottimismo dunque dopo i dubbi manifestati a fine estate dall’Ispra, secondo i quali ancora non sappiamo se potremo effettivamente ritrovare (e ripescare) tutte le ecoballe disperse da cinque anni.

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