«Ecosistema, dati errati per la classifica»

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«Ecosistema, dati errati per la classifica»

La Nazione, Cronaca di Grosseto

«Ecosistema, dati errati per la classifica»

Il Comune: «Per la raccolta differenziata lo studio del Sole 24 Ore ha utilizzato percentuali del 2016, non quelle reali del 2019»

GROSSETO Opposizione in Consiglio comunale a Grosseto subito reattiva, pronta a sfruttare all’istante tutto ciò possa assomigliare a una ‘scivolata’ dell’amministrazione Vivarelli Colonna. Così ieri, quando si è dato conto della classifica Ecosistema Urbano 2020 elaborata da Legambiente e pubblicata da ‘Il Sole 24 Ore’, il capogruppo della lista ‘Mascagni sindaco’, Carlo De Martis, è andato all’attacco sottolineando la «caduta in picchiata ormai inarrestabile» della città sul fronte ambientale. La classifica Ecosistema Urbano, infatti, posizionava la città di Grosseto all’82esimo posto sui 104 capoluoghi di provincia esaminati in materia di sostenibilità ambientale, relegandola addirittura al 91esimo in fatto di raccolta differenziata. Sempre nella giornata di ieri, però, si è scoperto che la classifica di Legambiente – e di conseguenza la pubblicazione su ‘Il Sole 24 Ore’ – era sbagliata, viziata da un errore tecnico di trasmissione dati. È stata l’assessore all’Ambiente del Comune, Simona Petrucci, a ricostruire la vicenda. «Sono stati presi in considerazione i dati relativi al 2016, anziché quelli relativi al 2019 – hanno spiegato dal Comune –. La realtà, infatti, è ben diversa da quella che è stata pubblicata sul Sole 24 Ore, visto che la raccolta differenziata lo scorso anno si è attestata al 40,84% (nel 2018 era al 37,29%) e non al 36,1%, un dato che cambia visibilmente la posizione del capoluogo maremmano nella classifica nazionale. Inoltre il quantitativo di rifiuti prodotti è diminuito di 5 chili per abitante». «L’impegno che abbiamo messo e stiamo mettendo nel rivoluzionare la gestione dei rifiuti – spiegano il sindaco Antonfrancesco Vivarelli Colonna e l’assessore all’Ambiente, Simona Petrucci – è sotto gli occhi di tutti. Per un problema tecnico non sono stati registrati i dati relativi al 2019 e raccolti dall’Agenzia regionale recupero risorse, che confermano invece la qualità del lavoro che stiamo facendo a tutela dell’ambiente e a favore della sostenibilità. Ogni anno facciamo passi avanti. Il dato della differenziata di settembre 2020 si attesta intorno al 45 per cento. Nelle zone monitorate superiamo il 70 per cento. Ancora ci sono grandi passi da fare, ma ricordiamoci che non più tardi del 2015 qualcuno diceva che era inutile differenziare in quanto veniva buttato tutto insieme». «Ad onor del vero – conferma Angelo Gentili della segreteria nazionale di Legambiente – il dato relativo alla città di Grosseto, a causa di un errore di natura tecnica nella trasmissione dei dati, non è il 36,1%, ma il 40,84%. Tale dato dimostra una indubbia crescita della raccolta differenziata del Comune raggiunta grazie agli sforzi compiuti. La strada, però, è ancora lunga».

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