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Italia Oggi

End of waste con procedure più snelle

Il bonus Zes per gli acquisti sale fino a 100 mln. Rifiuti, riciclo soft

di Bruno Pagamici

Il governo punta sull’economia circolare e sulle Zone economiche speciali (Zes).

In attuazione delle politiche di indirizzo del Piano nazionale dii ripresa e resilienza (Pnrr), il decreto Semplificazioni bis (n. 77/2021) in corso di conversione in legge alla Camera dei deputati, ha introdotto procedure più snelle per il riciclo dei rifiuti e per il potenziamento delle agevolazioni a favore delle Zes. Riguardo a queste ultime, il credito d’imposta riconosciuto a fronte degli investimenti effettuati è commisurato alla quota del costo complessivo dei beni acquisiti entro il 31 dicembre 2022 nel limite massimo, per ciascun progetto di investimento, di 100 milioni di euro (il dl n. 91/2017 prevedeva il limite di 50 milioni).

Quanto agli obiettivi di sviluppo dell’economia circolare, col nuovo impianto normativo apportato dal decreto Semplificazioni bis (dossier in mano al ministro della transizione ecologica, Roberto Cingolani), il legislatore mira ad alleggerire e velocizzare la procedura prevista in materia di cessazione della qualifica di rifiuto (cd. end of waste), che attualmente può richiedere anni per la sua definizione.

Il decreto ha inoltre aggiunto in sede referente una previsione in base alla quale le amministrazioni centrali titolari di interventi previsti dal Pnrr assicurano che almeno il 40% delle risorse allocabili territorialmente, anche attraverso bandi, indipendentemente dalla fonte finanziaria di provenienza, sia destinato alle regioni del Mezzogiorno, salve le specifiche allocazioni territoriali già previste nel Pnrr.

Zes. Oltre all’incentivo fiscale del credito d’imposta sugli investimenti, peraltro esteso anche all’acquisto di immobili strumentali, il governo punta a realizzare collegamenti tra le aree industriali e i porti, gli aeroporti, i corridoi europei per ridurre i tempi e i costi di trasporto dalle Zes all’Europa. La mancanza di tale coordinamento è stata finora la causa principale dello scarso insuccesso di queste zone. Tra le pagine del Pnrr pertanto emerge chiaramente l’intenzione di riparare a questa debolezza: gli investimenti infrastrutturali previsti nel Piano mirano allo sviluppo dei collegamenti delle aree Zes con la rete nazionale dei trasporti. Sono pertanto previste diverse progettualità infrastrutturali: collegamenti tra le aree industriali, – urbanizzazioni, reti di trasporto efficienti.

Economia circolare. Un rifiuto non è più considerato tale, se sia stato sottoposto ad un’operazione di recupero, compreso il riciclaggio, e rispetti specifici criteri: destinazione a fini specifici, domanda per essi, utilizzo della sostanza senza impatti negativi sull’ambiente. Nell’intento di semplificare la normativa in materia di «cessazione della qualifica di rifiuto», il decreto Semplificazioni bis prevede il parere preventivo, obbligatorio e vincolante, dell’Ispra (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) o dell’Arpa (Agenzia regionale per la protezione ambientale) ai fini del rilascio delle autorizzazioni. Il parere preventivo di tali istituti comporterebbe l’eliminazione del controllo del Ministero dell’ambiente, così da semplificare la disciplina della «cessazione della qualifica di rifiuto».

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